«Addio Piazza Salerno Capitale, addio Standard Urbanistici, addio valore delle case dei salernitani». È la protesta dei condomini di via Vinciprova e dintorni che denunciano la “svendita” di piazza Salerno Capitale, attraverso dei manifesti di protesta. Dopo una nuova accesa riunione in un locale pubblico di via Mobilio, lunedì sera, i rappresentanti di alcuni comitati cittadini, riuniti sotto la sigla cittadini responsabilmente arrabbiati, questa volta con una X sulla parola responsabilmente, hanno fatto uscire un nuovo manifesto di denuncia contro l’ingiustificabile aggressione che stanno subendo ad opera dell’amministrazione comunale, definita il “mandante dello sfregio con l’acido che sta subendo la città” con la svendita di Piazza Salerno Capitale. Sul rabbioso manifesto viene rappresentata la foto dell’attuale piazza pubblica con, sullo sfondo, le centinaia e centinaia di abitazioni che affacciano oggi sull’incantevole scenario naturale aperto sulle due costiere. Subito sotto, viene rappresentato invece lo scenario che si è prefissata la scelerata amministrazione comunale, con un manufatto grigio che chiude completamente la piazza, dal quale spuntano le foto del Sindaco ghignante e del Governatore con il naso di Pinocchio che salutano soddisfatti la cittadinanza: che non vedrà più il mare ed il lungomare, che non avrà più quel meraviglioso spazio pubblico utilizzato per eventi di aggregazione sociale, per parcheggio e come possibile via di fuga e/o ai fini della protezione civile in caso di calamità naturali (“peggiori di questa”). Sul nuovo edificio si legge infatti: «siamo stati cancellati». I cittadini scrivono ancora: «salutiamo il parco urbano che aveva previsto Bohigas e i sacrifici fatti per comprare le nostre case che, senza più aria, senza standard e senza vista mare (chi l’aveva) perderanno fino al 50% del valore, a danno dei nostri figli e delle generazioni future – hanno scritto i condomini – Gli avvocati che hanno partecipato all’incontro intravedono gli estremi per il configurarsi di un danno concreto, reale e significativo che legittima l’interesse dei cittadini a ricorrere con una serie di azioni legali nei confronti del Comune (mandante) e del suo amico esecutore». Il manifesto si conclude infatti accusando il Comune di aver rubato ai Salernitani quella splendida, ultima “prima fila” sul Golfo di Salerno, dando le spalle a tutti e fregandosene del fatto di aver rovinato la vita e l’economia di mezza Salerno. «Questa volta occhio alle spalle! State pestando i piedi alle persone sbagliate: alle famiglie e ai cittadini Salernitani che, a questo punto, non avranno più niente da perdere e, forse, finalmente si sveglieranno», si legge ancora nel manifesto.
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