Pagani. Emergono particolari per il blitz firmato dai carabinieri a Pagani che ha portato a 8 arresti (tra carcere e domiciliari) e 8 indagati a piede libero. Nell’inchiesta spicca la vicenda delle elezioni amministrative. L’ex assessore comunale Alfonso Marrazzo, alla guida della Pedema, tenta di indirizzare i voti del clan verso il candidato di centrodestra che poi avrebbe sfidato al ballottaggio De Prisco nell’ottobre 2020. Per ottenere voti a favore dei “suoi” candidati, arriva anche a minacciare i dipendenti della Pedema: “Non rompermi il c…, vedi che a settembre ti scade il contratto» oppure «se non escono i voti ve ne andate a casa tutti quanti”. E il gip lo bolla cos motivando la decisione del carcere: “Una tentacolare capacità di penetrare nell’attività della pubblica amministrazione per asservirla ai propri affari”. Per Marrazzo, “Aspa” (Azienda speciale Pagani Ambiente) è il vero obiettivo, e confida a chi lo conosce che sta acquisendo titoli per diventare direttore tecnico dell’azienda, da cui la Pedema potrebbe facilmente ottenere appalti. Tuttavia, la sconfitta del centrodestra infrange il suo sogno, e Marrazzo prova ad aggirare la delusione. Dopo la sconfitta elettorale, Marrazzo tenta di accreditarsi negli appalti pubblici della maggioranza di De Prisco tramite Pietro Sessa, attuale assessore al Commercio. Il tema è la sanificazione, caro al capo della Pedema, e Sessa viene sollecitato più volte per ottenere incarichi. Tuttavia, il percorso non è facile, poiché i voti di Marrazzo a favore del centrodestra non sono ben visti da De Prisco. «Poi vediamo. Un po’ ti ha condannato il fatto che non sei stato vicino pure successivamente», dice Sessa per poi rassicurarlo: «Aspetta un poco, non ti preoccupare, gli faccio qualche altro sollecito». Sessa si rivolge all’avvocato Giuseppe Serritiello, capo dell’ufficio legale del Comune, mentre Marrazzo sottolinea: «Si deve sanificare il cimitero perché sennò sta chiuso. Si deve sanificare anche il Comune». Secondo il gip, Marrazzo riesce a influenzare l’azione amministrativa tramite Sessa. Così, il 9 marzo 2021, la Pedema effettua la sanificazione del cimitero senza un incarico ufficiale, seguita da quella del Municipio. La pressione sembra risultare nell’affidamento successivo dell’incarico. A confermarlo è Serritiello: «Devo vedere come fare la determina, perché è come se facessi dopo che ti ho dato l’incarico, ha capito?», spiega il legale a Marrazzo. Tuttavia, nonostante le “raccomandazioni”, il gip conclude che non sussistono gravi indizi di colpevolezza per l’assessore, che era stato accusato di falso ideologico.
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