di Arturo Calabrese
Giornata importante quella di ieri a Battipaglia. Tra i relatori di un incontro di stampo politico organizzato dal locale circolo del partito Democratico anche Lello Topo, esaltato anche dal deputato dem Piero De Luca che ha parlato della lunga esperienza di amministratore prima e consigliere regionale dopo, oltre ovviamente ai ruoli in Parlamento e a quelli nel partito. Un duro attacco è stato sferrato alle destre di governo e a quelle europee, considerate colpevoli di aver messo in campo politiche che hanno colpito il Sud Italia ed in particolare le aziende, le attività, lo sviluppo della società civile. Ciò è avvenuto tanto a Roma quanto a Bruxelles, sia quando erano forse di opposizione e sia quando sono forza di governo. Da questi aspetti, dunque, la scelta del Partito Democratico di coinvolgere un personaggio come Lello Topo che può portare al Partito e all’Italia la sua lunga esperienza nei piani alti delle istituzioni amministrative e politiche. Perché la candidatura? Su che tipo di Europa lavorerà? “Punto all’Europa per costruire un ponte con il sistema delle città del Sud Italia e con le realtà locali. La principale missione dell’Europa è, infatti, la politica di coesione, il volume attorno al quale si misura la qualità della vita, del mare, dell’ambiente. Anche qui si dovrà costruire un filo ideale. Il ponte che parte da Bruxelles e Strasburgo ha lo scopo di costruire connessioni, affinché le autonomie territoriali non siano lasciate sole. Io so cosa significa amministrare, essere il front-office dei cittadini che bussano alla tua porta per avere risposte immediate”. Cosa deve fare, oggi, questo Partito Democratico? “Il Pd ha bisogno innanzitutto di creare un’alternativa a questo governo e per questo motivo i candidati del Partito democratico rappresentano tutte le anime della società. L’agenda è aperta sul mondo del lavoro, dell’impresa, delle professioni con uno sguardo al Sud Italia. Il mio background ha in sé la voce dei territori, il Pd ha dimostrato e dimostra che è un partito che raccoglie tutte le istanze dei cittadini e degli amministratori. Soprattutto, è il partito che è contrario al Regionalismo differenziato e lo contrasta in tutte le sedi. Se il governo vuole dividere l’Italia il Pd la vuole unire e vuole anche rendere il Mezzogiorno il motore dell’Italia. Da queste basi si muove la mia campagna elettorale”.