“Fitto” programma per il premio Charlot - Le Cronache Spettacolo e Cultura
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“Fitto” programma per il premio Charlot

“Fitto” programma per il premio Charlot

Di Olga Chieffi

Se in luglio abbiamo aperto il nostro scritto con “Com’è lunga l’attesa…” pronuncia tra sé Tosca, attendendo la “falsa” fucilazione del suo Mario, in occasione dell’ “Aspettando….il premio Charlot” svoltosi all’arena Charlot di Capezzano, oggi possiamo finalmente scrivere che l’attesa è finita, poiché ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa champagne, con l’arrivo di Gino Rivieccio che sarà il presentatore del gran galà del 27 ottobre, le battute sono per così dire volate, cominciando a comporre quel climax in cui verremo calati dal 24 al 27 ottobre, una quattro giorni che toccherà ben tre teatri, Delle Arti, Augusteo e Verdi. Un’edizione “fuori stagione” questa, che principierà con un padrino speciale, Arturo Brachetti, che rappresenta la magia, la meraviglia del teatro. Brachetti aprirà le porte della sua casa fatta di ricordi e di fantasie; una casa senza luogo e senza tempo, in cui il sopra diventa il sotto e le scale si scendono per salire. Dentro ciascuno di noi esiste una casa come questa, dove ognuna delle stanze racconta un aspetto diverso del nostro essere e gli oggetti della vita quotidiana prendono vita, conducendoci in mondi straordinari dove il solo limite è la fantasia. È una casa segreta, senza presente, passato e futuro, in cui conserviamo i sogni e i desideri, praticamente il teatro. Brachetti schiuderà la porta di ogni camera, per scoprire la storia che è contenuta e che prenderà vita sul palcoscenico, nel suo eterno ridire e ricominciare. Si continua, il giorno successivo, il 25, con la favola salvifica, “Il Principe d’Egitto”, che trae spunto dai libri dell’Esodo dell’Antico Testamento, un cast di oltre 40 professionisti, che vanno a formare la Compagnia dell’Arte di Antonello Ronca. Mosè de “Il principe d’Egitto” è un vero uomo nella sua emotività più recondita e sopita, ed è un personaggio drammaticamente shakespeariano, depositario del volere di un Dio, melanconicamente oppresso dal suo passato e da ciò che richiede il suo futuro. Un uomo colmo di timori, ma pienamente consapevole di ciò che il suo popolo gli chiede, un’opera in grado di suscitare emozioni sia nell’animo del credente che del non credente, è un inno glorificante rivolto al percorso di un “salvatore”, un uomo scelto per un fine supremo, che attuerà davvero solo al termine di un cammino arduo e tortuoso, fatto di dolore e sacrificio, ma anche di fede e di speranza. Ritorna invece il 26, Alessandro Siani, che infiammerà il teatro Augusteo, disquisendo sulla libertà protagonista di questo one man show che l’attore e regista napoletano porta in giro nei maggiori teatri italiani, sognare, di pensare, di essere liberi immaginare un futuro roseo esortando a «spegnere i cellulari e accendere la vita». Gran finale il 27 ottobre al teatro Verdi, sul cui palcoscenico insisterà l’Orchestra Smile, enucleata dal gruppo “Las Orillas del Mundo”, composto da docenti e studenti del Conservatorio “Martucci”, un viaggio nelle musiche popolari, con Sandro Deidda, in veste di direttore al clarinetto insieme al contrabbasso del fratello Dario, alla batteria di Pier Paolo Maria Pozzi, alla virtuosa Kameliya Naidenova al violino, con Gian Pio Vetromile al pianoforte, musica da caffè, col Vittorio Monti, della Czárdás, e un passaggio in Argentina e in Francia con tango e Waltz musette, con cui il violino virtuoso della Naidenova, metterà tutti d’accordo. Ospiti dell’orchestra, naturalmente Marcello Ferrante e il Professional Ballett di Pina Testa e Fortuna Capasso, mentre fare gli onori di casa ci sarà l’attore partenopeo Gino Rivieccio… “Sono felice ed emozionato e ringrazio Claudio per avermi chiamato per presentare la serata di gala dello Charlot, così finalmente calcherò anche il teatro Verdi di Salerno”. Ma si sa che quando arriva un artista di questo calibro in una qualsiasi sala rischia di trasformarsi in teatro e così è stato con battute eleganti su Fitto e naturalmente sulla Meloni. Nella serata di gala, nella quale saranno consegnati i Premi Charlot, si alterneranno sul palcoscenico Ambra Angiolini, Giuseppe Zeno che insieme ad Euridice Axen riceveranno il Premio Charlot Teatro, ed ancora Gianpaolo Morelli al quale sarà consegnato il Premio Charlot Fiction, Marco D’amore, a Gianluca Di Marzio sarò invece consegnato il Premio Charlot Giornalismo, Federica Vincenti e Roby Facchinetti che riceverà il Premio Charlot Grandi Protagonisti dello Spettacolo. E se per Franco Picarone, in rappresentanza della Regione, non si sarebbe assolutamente interrompere la continuità di un premio giunto alla sua XXXVI edizione e, quindi una qualità elevantesi sempre di anno in anno, per l’Onorevole Piero De Luca “Questa è una giornata liberatoria, perché finalmente possiamo dire che il Premio Charlot si farà.La Regione è riuscita a trovare risorse economiche tali da consentire di non perdere un evento come lo Charlot che da 36 anni offre spettacoli e tanta comicità ai nostri concittadini. A dispetto di coloro che hanno tentato di bloccare tutti i grandi eventi in Campania, bloccando i fondi di Coesione, la Regione è riuscita a far fronte alle difficoltà e a non privare i nostri concittadini di grandi eventi come lo Charlot o il Giffoni Film Festival. Una fonte di luce, il premio, che non poteva essere spenta”. “Il Premio Charlot è una manifestazione che tutti aspettano – ha detto il sindaco Vincenzo Napoli – Una manifestazione che non poteva non essere fatta. Certamente una vittoria della democrazia, poiché la democrazia la si deve difendere e conquistare ogni giorno, poiché nulla è certo. Ecco perché questa giornata per noi è una giornata di festa. Come saranno di festa le quattro giornate che il Premio Charlot offrirà nei principali teatri della nostra città, completamente gratuita, con i nomi che verranno segnati al ritiro del biglietto, per non creare dispiaceri e confusione”.