Casa incendiata, il consigliere Giordano le paga l'affitto - Le Cronache Salerno
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Casa incendiata, il consigliere Giordano le paga l’affitto

Casa incendiata, il consigliere Giordano le paga l’affitto

di Erika Noschese

Giovanna Latronico ha perso il suo appartamento durante l’incendio sviluppatosi nei giorni scorsi a Palazzo Genovese. Da allora, l’amministrazione comunale le ha chiuso in faccia le porte, non degnandosi neanche di trovare un appartamento in grado di accogliere la donna che fa i conti con tanti problemi di salute. Nessuno, tranne uno: il consigliere Ciro Giordano. Quest’ultimo infatti, nella giornata di ieri, ha effettuato un sopralluogo presso l’appartamento della signora Giovanna per verificarne le effettive condizioni. L’abitazione della donna è stata completamente devastata dalle fiamme, ogni oggetto presente rischia di esplodere da un momento all’altro e i lavori di ristrutturazione potrebbero avere costi particolarmente esagerati. Il consigliere Giordano, dal canto suo, si sta impegnando concretamente per aiutare la donna a trovare una sistemazione momentanea, offrendosi anche di pagarle una mensilità di fitto per fronteggiare la situazione di emergenza attuale. «Voglio ringraziare il consigliere comunale Ciro Giordano perché sta seguendo la situazione giorno per giorno e mi sta aiutando in tutti i sensi, anche cercando un alloggio. Speriamo di riuscire presto ad avere almeno una casa. Grazie! Se non fosse per te, il Comune avrebbe fatto un totale zero, come ha sempre fatto», ha dichiarato la signora Giovanna rivolgendosi a Giordano. La donna ha mostrato le condizioni del soggiorno, ormai distrutto, e del bagno: «Qui non c’è nulla più, tutto bruciato, tutto sparito», ha raccontato la donna disperata. Dal Comune, per il momento, nessuna risposta alle istanze avanzate dalla donna che, secondo quanto raccontato nei giorni scorsi al termine di un incontro a Palazzo di Città, avrebbe ricevuto come unica offerta la possibilità di trasferirsi in una casa di riposo. Proposta chiaramente rifiutata perché, come ha raccontato la donna, «non ho mandato mia madre, non ci andrei mai nemmeno io. Non esiste».

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