Vincenzo Mascia, un cuore che batte per la birra - Le Cronache Salerno
Salerno

Vincenzo Mascia, un cuore che batte per la birra

Vincenzo Mascia, un cuore che batte per la birra

di Gianluca Cammarano

In una fredda serata di dicembre a Salerno, durante l’evento Malt in Sud organizzato dall’Associazione Marea, abbiamo avuto l’opportunità di incontrare Vincenzo Mascia, mastro birraio e proprietario del birrificio Cuoremalto. L’iniziativa, che ha riunito in varie date varie realtà brassicole del Sud Italia, ha offerto uno spunto per esplorare le diverse sfaccettature della birra artigianale campana. In questa occasione, Mascia ci ha raccontato la storia del suo birrificio, un progetto che si distingue per la qualità delle sue produzioni e il legame con il territorio, facendo emergere la passione e la dedizione che sono alla base del suo lavoro.La storia di Vincenzo Mascia e del birrificio Cuoremalto inizia con un grande interesse per la birra ed un altrettanto grande desiderio di sperimentare, che affonda le radici nei primi anni della sua carriera. Inizia come homebrewer, ovvero come produttore di birra a livello casalingo. Dunque è proprio tra le mura di casa che inizia a sperimentare con le prime ricette, cercando di perfezionare i suoi metodi e di dar vita a birre uniche. La sua passione lo porta a partecipare a numerosi concorsi di birra artigianale, dove inizia a raccogliere i primi premi che testimoniano la qualità del suo lavoro. Nel 2016, insieme a sua moglie Francesca, Vincenzo decide di fare il grande passo e di trasformare la sua passione in un vero e proprio progetto imprenditoriale. Concretizza l’idea di dare vita a Cuoremalto, un birrificio che inizialmente nasce come beer firm. In questa fase, le birre vengono prodotte presso impianti di produzione esterni, ma sotto la direzione e la supervisione di Vincenzo, che si occupa della selezione delle ricette e della cura della qualità fino al prodotto finale. Nel 2019 il nuovo level up: Vincenzo crea il su birrificio, iniziando con un impianto da 350 litri e una cantina di due fermentatori da mille litri, che man mano continuerà a crescere permettendo al mastro birraio di produrre tante tipologie di birra e dare spazio anche lui a nuove beer firm che vorranno produrre nel suo birrificio. Il racconto continua e cerchiamo di inoltrarci nel pensiero creativo di Vincenzo, che è ben chiaro e definito: creare birre di qualità, ma al contempo facili da bere. La sua filosofia si basa su un equilibrio perfetto tra tradizione e innovazione, senza mai cadere nell’estremizzazione dei sapori. Vincenzo ha sempre puntato a birre che fossero accessibili e genuinamente piacevoli, pensate per soddisfare un pubblico ampio, senza compromettere la qualità o l’autenticità. Non ci sono esagerazioni nei gusti o negli aromi, ma piuttosto una ricerca costante di equilibrio e armonia tra gli ingredienti, che permettono a ogni birra di esprimere la propria personalità senza mai risultare invadente o pesante. Tuttavia, come dicevamo appunto, di sicuro questa ricerca di birre “facili” non significa assolutamente rinunciare all’innovazione. Vincenzo non disdegna la sperimentazione e la scoperta di nuovi gusti, stili e sapori, cercando sempre di sorprendere e di offrire qualcosa di nuovo senza mai tradire i principi di qualità e bevibilità che sono alla base del suo lavoro. Ogni birra prodotta da Cuoremalto è quindi il risultato di un perfetto bilanciamento tra tradizione, passione e voglia di esplorare nuove frontiere nel mondo della birra artigianale. Le birre prodotte dal birrificio, fondato ad Apollosa, nel cuore del Beneventano, riflettono la naturalezza e la purezza del territorio che le ha ispirate. Durante la serata di degustazione, abbiamo avuto l’opportunità di assaporare alcune delle creazioni rappresentative del birrificio. Tra queste, spicca la Vienna Bier, la prima birra realizzata da Vincenzo: una lager ambrata, in stile austriaco, che si distingue per la sua delicatezza e morbidezza al palato. Un altro punto di forza è la Colpo di Coda, una IGA (Italian Grape Ale) di rara eleganza e armonia, prodotta con mosto di vino Coda di Volpe (tipico appunto del Beneventano), che conferisce al prodotto un carattere unico. Infine, non possiamo dimenticare la Over The Hop, una Double IPA fresca, dissetante ed estremamente equilibrata, che si rivela un’esperienza piacevole e avvolgente per ogni appassionato di birra. Come non citare poi la vittoria nel 2024 della sua American Pale Ale, che ha conquistato il primo posto nella prestigiosa competizione “Birra dell’Anno” al Beer & Food Attraction a Rimini (manifestazione organizzata da Unionbirrai), nella categoria delle birre chiare e ambrate, ad alta fermentazione e di basso grado alcolico, luppolate di ispirazione statunitense. Il concorso è un importante punto di riferimento per tutti gli appassionati di birra artigianale in Italia, e si tiene appunto come dicevamo durante uno degli eventi più importanti del settore a livello nazionale. La vittoria ha rappresentato un riconoscimento straordinario per Vincenzo e per il birrificio Cuoremalto, che ha visto premiato l’impegno nella creazione di una birra che rispecchia perfettamente le caratteristiche della categoria su citata. L’American Pale Ale di Cuoremalto, è una birra fresca, leggera, ma allo stesso tempo intensa nei profumi e nel gusto, con una luppolatura decisa e un equilibrio perfetto tra dolcezza e amarezza. Si distingue per la sua capacità di rappresentare appieno lo stile americano, con una luppolatura marcata, ma senza mai risultare eccessiva, e una bevibilità che la rende perfetta per il consumo quotidiano. Questa vittoria non solo celebra le qualità della birra, ma anche la passione e la dedizione di Vincenzo Mascia nel perseguire l’eccellenza, un impegno che ha portato il birrificio Cuoremalto a emergere come una delle realtà più promettenti nel panorama brassicolo italiano. Come nostra abitudine, verso la conclusione delle nostre piacevoli chiacchierate con i mastri birrai, chiediamo anche a Vincenzo quali siano i suoi progetti futuri: Vincenzo ci confessa che ha in programma l’introduzione di una serie di nuovi stili, pensati per sorprendere e arricchire ulteriormente la già variegata offerta del birrificio. Sebbene i dettagli siano ancora top secret, ciò che è certo è che continuerà a sperimentare, esplorando nuove combinazioni di ingredienti e tecniche di produzione, sempre nel rispetto della qualità e della tradizione che lo contraddistinguono. Non vediamo l’ora di saperne di più! Salutandoci, auguriamo al birrificio Cuoremalto il massimo del successo e della crescita, certi che la passione e la dedizione di Vincenzo Mascia continueranno a guidarlo verso nuovi traguardi. Con la sua continua evoluzione, Cuoremalto è destinato a diventare sempre più un punto di riferimento per gli amanti della birra artigianale del Sud Italia e non solo. Cari lettori, ora correte a provare le sue birre! Vi invitiamo inoltre a partecipare ai prossimi appuntamenti di “Malt in Sud”, dell’Associazione Marea, per avere la possibilità di conoscere di persona nuovi mastri birrai e di gustare le creazioni dei loro birrifici. I riferimenti agli eventi li trovate sulle pagine social dell’associazione. Cheers a tutti!