Unisa. Niente proroga per Loia - Le Cronache Ultimora
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Unisa. Niente proroga per Loia

Unisa. Niente proroga per Loia

Di Antonio Manzo

 

 

 

C’è di tutto nel decreto-omnibus Milleproroghe tranne che l’attesa speranza della proroga per il rettore Vincenzo Loia. Stavolta non si salva il rettore dell’università di Salerno. La commissione affari costituzionali del senato ha detto no. È stata bocciata la proroga per l’esercizio del suo rettorato fino a dicembre 2027. Per lui sarebbe valsa la proroga del mandato qualora la commissione Affari Costituzionali del Senato avesse ieri sera approvato l’”emendamento Calabria” dal nome dei parlamentari proponenti, Daniela Ternullo e Adriano Paroli di Forza Italia. Loia si può tranquillizzare andrà via a data di scadenza prossima ottobre 2027,  e non dovrà penare fino al dicembre 2017 come sarebbe accaduto con il sì all’emendamento bocciato. Tutto sarebbe avvenuto nel primo pomeriggio di ieri quando un incontro a tre, il presidente Alberto Balboni, il ministro per i rapporti per il Parlamento Luca Cipriani e il senatore Antonio Iannone, avrebbero definito di bocciare l’emendamento 4.69 all’articolo 12 bis del decreto.

Vincenzo Loia è, quindi,  già rettore emerito dell’università di Salerno, nelle stesso ore in cui sta svolgendo, a pieno ritmo, la campagna elettorale per l’elezione del nuovo consiglio di amministrazione. Quotidianamente riceve nelle stanze del rettorato i suoi colleghi docenti per prospettare la candidatura di Paola Adinolfi, già assessore comunale a Salerno ma soprattutto moglie di Francesco Fasolino, preside di giurisprudenza e già direttore generale della Provincia con presidente Cirielli. Un voto che vale doppio: il primo portare consensi alla sua candidata Adinolfi per il nuovo cda e poi, il secondo, contare il consenso in vista di una candidatura a rettore, ora o alla prossima tornata, del marito al rettorato. Nel frattempo bisogna consolidare il pacchetto dei 90 voti di giurisprudenza sia per la moglie candidata al cda, che per il marito candidato al Senato accademico. Ma c’è stato anche un incidente diplomatico-elettorale.  Il 29 gennaio scorso la professoressa Adinolfi non esitava a a pubblicare nome, cognome e numero di telefono sulla propria chat di alcuni colleghi del dipartimento del professor Sibilio Si tratta di sei ignari docenti all’improvviso messi nella lista di probabili votanti.

 L’emendamento bocciato

 

 

Tra le centinaia di interventi proposti sull’art. 4 del decreto milleproroghe molti riguardavano nella maggior parte dei casi proroghe di termini (alcuni perfino al 2030, quello per i rettori al 2027). <Il mandato dei rettori delle università che hanno sede nelle regioni sottoposte al piano di rientro del settore sanitario negli anni 2022, 2023, 2024 e nella quali è presente la facoltà di medicina e chirurgia è prorogato fino al 31 dicembre 2027>.