Anche quest’anno è stato un successo l’evento, “Libero Respiro, la medicina respiratoria e immunologica nel mondo reale“, che da dieci anni viene riproposto in concomitanza con l’arrivo della primavera e dedicato soprattutto a coloro che hanno problemi respiratori e disturbi immunologici, ad esempio i pazienti che soffrono di asma, di rinite e di allergia. Responsabile scientifico dell’evento, che si è svolto presso l’hotel Cetus a Cetara, in Costiera Amalfitana, il professore Vincenzo Patella, direttore dell’unità operativa complessa di medicina interna ad indirizzo immunologico e respiratorio. “La nuova edizione di Libero Respiro, ha detto il professore Patella, quest’anno, ha visto la presenza di illustri relatori che hanno affrontato gli aspetti legati al problema della broncopneopatia cronica ostruttiva del paziente con difficoltà della diagnosi, abbiamo avuto la possibilità di avere eminenti esperti che ci hanno portato le più recenti tecniche diagnostiche e terapeutiche per la cura dei problemi respiratori. Intanto qualche giorno fa è stata celebrata a Roma, presso la sala Matteotti e offerta gentilmente dalla Camera dei Deputati, la giornale nazionale del polline. Io sono presidente della società italiana di aerobiologia e medicina ambientale e in occasione di questa giornata abbiamo avuto la possibilità di parlare dei temi soprattutto legati al monitoraggio ambientale e in particolare dello smog e del polline che attualmente insieme creano dei grossi danni alla mucosa dell’apparato respiratorio e quindi, quei soggetti che proprio in questo periodo hanno anche problemi di allergia, peggiorano i loro sintomi di asma, di rinite e di congiuntivite”. Al convegno c’era anche il direttore generale dell’Asl Salerno Gennaro Sosto che ha relazionato sull’innovazione tecnologica per migliorare l’assistenza sanitaria territoriale ed ospedaliera: ”L’ innovazione tecnologica, ha detto Sosto, è fondamentale anche per lenire la cronica carenza di personale medico che abbiamo all’interno dei nostri territori, per cui l’utilizzo della tecnologia diventa determinante. Naturalmente non si puo’ sostituire l’elemento umano e noi dovremo essere bravi a cercare di innovare creando nuovi modelli assistenziali che utilizzino sempre al meglio la tecnologia, quindi l’idea è quella di una transizione verso il digitale creando un’integrazione tra realtà ospedaliere e quelle territoriali cercando di fare in modo che, nelle zone più disagiate, dove non c’è una presenza di presidi di attività, vi sia la possibilità per la cittadinanza di avere una risposta. Magari questa arriverà da chi e’ in un ospedale o da un medico che si trova all’interno del distretto. Ecco, questa la sfida che intendiamo portare avanti e in questa direzione si sta muovendo l’Asl Salerno. Stiamo piano piano mettendo in campo una serie di iniziative per un potenziamento delle attività di digitalizzazione. Ci vuole un cambio culturale, dobbiamo cercare di far passare l’idea di modelli concettuali sia ai nostri medici ma anche ai nostri cittadini. La telemedicina ormai è una realtà, dobbiamo cercare di approfittarne per le televisite dei pazienti quando ciò è possibile, naturalmente questa pratica vale non per tutti”.
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