di Brigida Vicinanza
Incuria e degrado a Giovi, una nuova segnalazione. Fratelli d’Italia Salerno – Alleanza Nazionale, infatti, tramite il portavoce cittadino Elena Criscuolo, ha denunciato il degrado visibile in cui versano molte zone fatiscenti della periferia di Salerno, uno fra tanti lo spettacolo indecoroso che si presenta alle spalle delle scuole primarie, elementari e medie quinto circolo di Giovi, in cui lo stato di abbandono, il degrado e la sporcizia distano pochi metri dai luoghi frequentati bambini. “Cosa aspetta l’Ufficio ambiente del Comune di Salerno? – ha tuonato la portavoce salernitana di Fratelli d’Italia – Quando le nostre periferie diventeranno realmente centro dell’attenzione dell’amministrazione comunale? I cittadini salernitani pagano le tasse locali tra le più alte d’Italia, e coloro che abitano le periferie le pagano nella stessa misura di qualsiasi altro cittadino di Salerno”. Poi, la Criscuolo continua, a difesa proprio dei bambini: “Eppure ci sono delle priorità da rispettare, in quanto prima di sperperare denaro pubblico per opere mastodontiche, è più importante intervenire su questioni urgenti e improrogabili: lo sanno bene anche i bambini della scuola elementare, in particolare quelli della scuola di Giovi, che ci sono delle priorità da rispettare, e che per certi interventi con carattere di urgenza non si possono aspettare i fondi di finanziamento del Cipe con tutte le incertezze che abbiamo potuto apprendere dai quotidiani negli ultimi giorni. Se questi bambini vanno a scuola per studiare, cosa i loro occhi impareranno a guardare, prima ancora di porgersi sui libri di scuola? Sporcizia e spazzatura abbandonata”. Poi la portavoce rivolge il suo appello al primo cittadino, Enzo Napoli: “Se è vero il proverbio “occhio che non vede, cuore che non duole”, caro sindaco qui l’occhio vede e duole anche parecchio. In altri termini, per quale motivo, per ottenere interventi urgenti di manutenzione per rendere più decorose e sicure le zone circostanti le scuole della zona periferica collinare, punto nevralgico della nostra città, al fine di restituire dignità e sicurezza ai piccoli studenti, non è necessario attendere e affidarsi esclusivamente ai finanziamenti del Cipe, che peraltro, da quanto appreso, presentano criticità legate ai termini assegnati (troppo stretti) per l’approvazione dei progetti definitivi relativi agli interventi da effettuare, tenuto altresì conto del fatto che la mancata realizzazione di uno solo dei progetti ammessi a bando, pregiudica l’intero finanziamento, con l’onere della restituzione dell’intero finanziamento – poi la portavoce ha concluso – l’amministrazione comunale, in vista della sottoscrizione del finanziamento, doveva essere già pronta a tutto: come se si andasse in banca a chiedere un mutuo per ristrutturare casa, senza aver preventivato nel dettaglio interventi e progetti da realizzare”.