di Andrea Pellegrino
Si terrà venerdì 12 aprile, alle ore 11,00, ad Illica, frazione di Accumoli, la posa della prima pietra della Casa della Cultura, il centro polifunzionale voluto e sostenuto dal Maric, il movimento artistico per il recupero delle identità culturali di Salerno. La cerimonia avverrà alla presenza del presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, del sindaco di Accumoli Stefano Petrucci, dei cittadini, delle aziende e delle associazioni sostenitrici del progetto, sarà celebrata la nascita della struttura polifunzionale donata alla popolazione colpita dal terremoto. Interverranno anche il presidente della Società Sportiva Lazio e della Salernitana Calcio, Claudio Lotito, il direttore sportivo della Salernitana Calcio Angelo Fabiani, la dirigente sportiva della Salernitana Rosa Punzo, una rappresentanza della prima squadra di calcio maschile ed una rappresentanza della squadra femminile della Salernitana Calcio e l’avvocato Lello Ciccone di Salerno, arduo sostenitore del maestro Vincenzo Vavuso e del Maric. La struttura sarà pronta entro il prossimo mese ad opera della ditta Aterno Costruzione S.R.L. dell’Aquila. Per un anno e mezzo gli Artisti del Movimento Artistico per il Recupero delle Identità Culturali, si sono intensamente impegnati nella realizzazione di mostre, aste ed eventi finalizzati alla raccolta fondi per la realizzazione della “Casa della Cultura” e adesso, con non poca emozione, celebrano insieme alla popolazione questo importante momento, un momento magico che deve vedere tutti raccolti in un’unica voce, quella della solidarietà e della fratellanza. «Sono stati due anni intensi e sofferti – spiega Vincenzo Vavuso, presidente del Maric e sottufficiale dell’Esercito Italiano – in cui spesso mi sono sentito avvolto dalle mille responsabilità non semplici da affrontare. Avevo fatto delle promesse a me stesso, alla mia famiglia, al mio movimento, agli amici e a tutti coloro che ci hanno sostenuto in questo progetto, ma soprattutto avevo promesso agli accumolesi che per il mese di aprile del 2019 la Casa della Cultura (centro polifunzionale) sarebbe stata terminata. Mi auspico che la popolazione sia soddisfatta di questa struttura che sarà a loro completa disposizione. Per me non è stato solo un progetto meramente materiale, bensì una questione morale e soprattutto sociale».