Salerno. Caso Onmic, Pecoraro attacca in Consiglio - Le Cronache Ultimora
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Salerno. Caso Onmic, Pecoraro attacca in Consiglio

Salerno. Caso Onmic, Pecoraro attacca in Consiglio

di Erika Noschese

Dalla dipendente di una società che si occupa di casa vacanze all’Università degli Studi di Salerno: ambizioni importanti per la consigliera di maggioranza Tea Luigia Siano, che, dopo lo scandalo Unisa legato alla sua vittoria di una borsa per attività di ricerca, continua a sottrarsi al confronto pubblico. Ieri è stata assente in consiglio comunale, mentre pochi giorni fa era presente in commissione Trasparenza, ma senza attivare video e microfono né rispondere all’appello. Per amore della verità, ma soprattutto per un principio di onestà e trasparenza, la Siano dovrebbe chiarire quanto accaduto o fare un passo indietro, come suggerito dalla consigliera Claudia Pecoraro del Movimento 5 Stelle, rinunciando all’assegno. Per ora, continua a evitare il confronto con i suoi elettori, pur essendo pienamente consapevole che si tratta di fondi pubblici, quindi provenienti dalle tasche dei cittadini. A sollevare la questione è stata proprio la consigliera Pecoraro: «Voglio sperare che oggi scelga di esprimere una posizione politica su una vicenda che riguarda tutti e tutte, che coinvolge la cittadinanza e che appare grottesca», ha dichiarato, rivolgendosi al primo cittadino. Il sindaco Vincenzo Napoli, visibilmente in difficoltà, ha provato a interrompere la consigliera dopo oltre due ore di raccomandazioni, a tratti inutili e mai interrotte, chiedendo l’intervento del presidente del Consiglio Angelo Caramanno. Quest’ultimo ha cercato di spostare il focus della questione, prima affermando che l’argomento non rientrava tra le raccomandazioni e poi sostenendo che sarebbe stato opportuno discuterne in presenza della Siano. Tuttavia, il presidente della commissione Trasparenza, nonostante le sollecitazioni, ha evitato di precisare che la consigliera era effettivamente presente in commissione, ma ha scelto di non intervenire, lasciando microfono e collegamento spenti.[00:16, 30/04/2025] Microsoft Copilot: «Vorrei fare un’operazione di verità: la Onmic, associazione di promozione sociale, ha deciso di finanziare un assegno di ricerca a sostegno della facoltà di giurisprudenza dell’Università di Salerno, e la vincitrice è Tea Luigia Siano, figlia del presidente nazionale di Onmic e consigliera di maggioranza», ha dichiarato la Pecoraro. Ha inoltre ricordato che lo statuto della Onmic vieta al presidente e ai soci di ottenere utili indiretti, ovvero beni ripartiti tra parenti fino al terzo grado. La Pecoraro ha sottolineato anche un incarico ricevuto dalla Siano all’interno della società Tempo Libero Srl, con uno stipendio di circa 2.497 euro al mese. La Onmic da tempo gode di finanziamenti provenienti da Regione, Comune e Stato, e collabora con il Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio Civile Universale – Presidenza del Consiglio dei Ministri nella realizzazione di programmi legati al Servizio Civile Digitale. Questi programmi fanno parte delle 24 azioni previste dal quarto asse del Piano operativo della Strategia Nazionale per le competenze digitali, volte a sviluppare competenze digitali nei cittadini, nell’ambito del programma Repubblica Digitale. La consigliera Siano, docente del corso “Ets: aspetti giuridico normativi”, nei giorni scorsi ha incontrato 21 corsisti del master in Mwt per illustrare i principali aspetti della riforma del terzo settore. I progetti prevedono che giovani operatori volontari, adeguatamente formati, operino nelle comunità locali e nei quartieri per supportare chi necessita di aiuto nell’utilizzo delle tecnologie. I volontari, selezionati per il Servizio Civile Digitale nel ruolo di facilitatori digitali, contribuiranno a migliorare le competenze digitali dei cittadini, promuovendo un uso consapevole delle tecnologie e favorendo il pieno godimento dei diritti di cittadinanza. Il sindaco, visibilmente in difficoltà, ha risposto puntando il dito contro la consigliera di opposizione, difendendo – nonostante le evidenze di uno sperpero di risorse pubbliche – la consigliera Siano. «Stamattina (ieri per chi legge, ndr) in consiglio comunale, ho chiesto al sindaco di prendere una posizione chiara e univoca sulla vicenda che coinvolge la Onmic, l’Università degli Studi di Salerno e la consigliera Tea Luigia Siano. Il sindaco non ha ovviamente apprezzato il mio intervento e, invece di rispondere sulla questione etica e morale che riguarda una sua consigliera di maggioranza, ha preferito attaccarmi, definendomi Giacobina, con toni e modi dispregiativi del termine usato», ha dichiarato la Pecoraro. «Ho sorriso. Sorrido tuttora, ma poi mi indigno ancora più fortemente. Ha pensato di offendermi chiamandomi Giacobina, ma i Giacobini hanno lottato per liberare il popolo francese dall’oppressione monarchica, portando avanti i principi di democrazia e uguaglianza. Da quando questo è considerabile un’offesa? Non per me. A quanto pare, però, certamente per lui. Caro sindaco, io sceglierò sempre di essere dalla parte degli interessi della collettività, nel rispetto assoluto della democrazia e dell’uguaglianza. Quello che è davvero interessante capire è da quanto tempo tu hai scelto di non stare più dalla parte del popolo! Perché alla fine, pur in modo del tutto inconsapevole (ahinoi!), oggi la risposta dal sindaco l’abbiamo ottenuta: lui sceglie di non stare dalla parte del popolo, di non sostenere e combattere per i principi di democrazia e uguaglianza. In questa vicenda torbida, della quale continueremo a occuparci senza fare un passo indietro, il sindaco ha scelto di parteggiare per chi usa in modo promiscuo e poco trasparente fondi pubblici per interessi privati. Ha scelto di stare dalla parte di chi piega l’interesse pubblico agli affari privati. Il sindaco Napoli ha scelto da che parte della storia stare, e non sarà mai la mia». La Onmic ha tra gli assunti un altro consigliere di maggioranza e, nel mese di marzo, il direttore del settore Affari Generali Grazia Quaglia e il funzionario amministrativo Valeria Maiorano hanno chiesto all’ente di «ricalcolare tutte le richieste finora inviate e rimaste inevase, sottraendo dal calcolo già effettuato la voce relativa alle ore derivanti dai tempi di percorrenza, considerato che il consigliere partecipa alle sedute delle commissioni consiliari collegandosi in modalità videoconferenza, facoltà prevista dal vigente regolamento per le adunanze consiliari», si legge nel documento inviato all’Onmic. «Si precisa che tali ore possono eventualmente essere oggetto di rimborso solo se opportunamente documentate. In mancanza di quanto richiesto, la procedura di rimborso risulta sospesa per motivi non attribuibili a questo ufficio». Medesima richiesta è stata inviata alla consigliera Siano che, come il collega, aveva chiesto e ottenuto il rimborso del tragitto casa-lavoro, pur partecipando alle commissioni esclusivamente in modalità da remoto.