Salernitana, serve l'impresa - Le Cronache Salernitana
Salernitana

Salernitana, serve l’impresa

Salernitana, serve l’impresa

di Marco De Martino

SALERNO – L’ostacolo più difficile nel giorno del suo esordio. A Stefano Colantuono la sorte ha riservato l’esordio più complicato, in casa dello schiacciasassi Sassuolo destinato a tornare senza patemi in serie A dopo un anno di purgatorio in B. Il tecnico romano, conoscendolo, non si farà intimorire dalla caratura dell’avversario e dalle tante assenze che hanno falcidiato la sua rosa. Saranno infatti scelte praticamente obbligate quelle che Stefano Colantuono dovrà prendere questo pomeriggio. Contro il Sassuolo la Salernitana, tra squalifiche e infortuni, sarà priva di ben sei calciatori, costringendo di fatto il tecnico romano a fare di necessità virtù. Tra i pali rientrerà regolarmente Sepe, davanti a lui linea Maginot composta, sulle corsie laterali, da Ghiglione a destra e Jaroszynski a sinistra i quali saranno chiamati a rimpiazzare rispettivamente lo squalificato Stojanovic e l’infortunato Njoh. Per quanto concerne la zona centrale della difesa, spazio a Bronn, che fungerà da braccetto di destra, Ruggeri, che sarà il braccetto a sinistra, e dal grande ex Gianmarco Ferrari nel ruolo di battitore libero centrale. Non sarà una partita come le altre quella che affronterà oggi al Mapei Stadium il pilastro difensivo della Salernitana. Il centrale classe ‘92 infatti è stato, per sei lunghe e proficue stagioni, la bandiera del Sassuolo. Quasi duecento le presenze in neroverde per il difensore centrale classe 1992 che lo scorso agosto ha chiuso il suo capitolo professionale più importante per sposare la causa granata. Un passo importante, molto sofferto ma ben ponderato da parte di Ferrari che ha così deciso di continuare la sua carriera in una piazza completamente differente rispetto a quella emiliana. Dalla tranquillità di Sassuolo alla bolgia dell’Arechi il passo è stato breve per il mancino nativo di Parma che questo pomeriggio tornerà in quella che fino allo scorso maggio è stata la sua casa per sei lunghi anni. Velthuis, Gentile e Sfait saranno le uniche alternative presenti in panchina. In mezzo al campo, nonostante il recupero di reine-Adelaide, la rosa è ancor più risicata viste le indisponibilità di Maggiore e Tongya ed il ritorno in netto ritardo dall’Australia di Ajdin Hrustic che sarà in panchina ma che dopo il volo trans-oceanico potrà solo subentrare. Colantuono così punterà sul trio formato da Amatucci nel consueto ruolo di regista davanti alla difesa, da Soriano e da Tello, che fungeranno da mezzali. In avanti c’è maggiore abbondanza, ma anche in questo reparto Colantuono sembra aver già deciso su chi puntare. Daniele Verde sarà chiamato a giocare da seconda punta in appoggio al polacco Wlodarczyk che dovrebbe essere preferito a Simy. Indisponibile Torregrossa, con il nigeriano saranno a disposizione del tecnico  Braaf e Kallon. Insomma, sarà dura ma la Salernitana ha bisogno di un’impresa per ripartire.