In Curva Sud Siberiano continuano a emergere divisioni.
La frattura più recente riguarda il recupero del match contro l’Atalanta Under 23, in programma mercoledì 17 settembre. Alla fine di agosto, la Curva Sud Siberiano aveva annunciato la propria assenza in segno di protesta contro l’ingresso delle squadre B nei campionati professionistici, giudicato un colpo mortale alle piazze storiche del calcio italiano. «Noi non ci saremo», era stata la presa di posizione.
Questa mattina, però, il Direttivo Curva Sud, che già a inizio agosto aveva ufficializzato il distacco dai gruppi della Curva Sud Inferiore per spostarsi nel settore Superiore, ha diffuso una nota di segno opposto: «Noi saremo al nostro posto, a sostenere la Salernitana e al tempo stesso a far sentire la nostra voce e la nostra indignazione verso chi sta tentando di distruggere e falsare il calcio. Non presteremo mai il fianco a chi, con regole assurde e repressioni, vuole impedirci di vivere la nostra passione».
Un cambio di linea motivato anche dall’esperienza vissuta negli anni della multiproprietà, quando mesi di diserzione non portarono i risultati sperati: «Restare fuori non serve, ci priva soltanto della possibilità di sostenere la nostra amata Bersagliera», si legge nel documento.
La contrapposizione resta dunque aperta: da una parte chi conferma la linea della diserzione, dall’altra chi rivendica la presenza sugli spalti come forma di contestazione. Un fronte spaccato che fotografa le tensioni di una tifoseria che, pur divisa nei metodi, resta unita nella denuncia del “calcio moderno” e delle sue derive. Tifoseria granata che aveva fatto emergere le prime crepe di una spaccatura anche in occasione della finale play-out all’Arechi contro la Sampdoria, dove un nutrito gruppo disertò la curva per protestare contro la Figc e la Lega per il papocchio Samp.





