di Fabio Setta
frosinone – Ore 22:41: la Salernitana è in Serie B. Mancava solo il conforto dell’aritmetica e come annunciato è arrivato sul campo del Frosinone. Sconfitta numero 23 e granata in B. È arrivata la retrocessione aritmetica ma la squadra era già con la testa in B da troppo tempo. Una squadra che ha mollato troppo presto, lacerata da problemi che sono nati la scorsa estate e a cui nessuno, dal presidente Iervolino all’ultimo dei dirigenti, è stato in grado di risolvere. Con un campionato di Serie A così scadente, sarebbe bastato poco per restare almeno in corsa fino alla fine e invece la Salernitana ha issato bandiera bianca ben prima della sfida di Frosinone. Eppure, organico alla mano, il distacco dalle rivali non è certo quello espresso dalla classifica. Non ha funzionato nulla e la squadra si è lasciata andare, crollando alla prima difficoltà in tutte le partite. Sarebbe bello capire perché ma, come di tanti altri episodi di questa stagione, resterà il mistero, il non detto oppure saranno ripetute versioni di comodo e a volte tra loro contrastanti.
La partita di Frosinone è stata un’inutile appendice di questo campionato, un compito da assolvere per obblighi di calendario con molti giocatori granata che ne avrebbero fatto a meno. La resistenza della squadra granata è durata meno di una decina di minuti. Poi Sambia ha regalato un rigore al Frosinone che con Soulé ha sbloccato il punteggio, raddoppiando poi al 25’ in contropiede con Brescianini. Davvero dobbiamo scrivere e il lettore leggere dell’occasione sprecata da Coulibaly o quella di Tchaouna nel primo tempo. Impossibile a dirsi. La tifoseria granata ora che l’aritmetica ha spento qualsiasi fantasioso discorso vuole sapere cosa sarà del futuro della Salernitana. Aprile doveva essere il mese della chiarezza, aveva detto l’ad Milan. Ebbene, anche aprile ormai volge al termine e nulla ancora si muove. Almeno ufficialmente. Ufficiosamente le voci girano, tante ed incontrollate. Iervolino cede? Iervolino rilancia? Ora più che mai serve chiarezza. Subito, senza appellarsi all’alibi che mancano ancora quattro giornate. Tra l’altro contro Atalanta, Juventus, Verona e Milan, la Salernitana rischia di non fare più punti e stabilire il record negativo di punti conquistati nella Serie A a venti squadre. Un’altra macchia, un’altra pagina nera di una stagione vergognosa finita ufficialmente proprio a Frosinone, lì dove a fine luglio Paulo Sousa dopo un’amichevole contro l’undici ciociaro si lamentò della pochezza della rosa allestita. Di tempo per rimediare la Salernitana ne avrebbe avuto e anche tanto. Invece, quel campanello di allarme è rimasto inascoltato e così dopo tre stagioni la Salernitana torna mestamente in Serie B.