di Marco De Martino
SALERNO – Secondo round tra la Salernitana e Boulaye Dia (nella foto di Gambardella). Quest’oggi la società granata e l’attaccante, tramite i rispettivi legali, il trio Chiacchio, Sica e Fimmanò per la Salernitana e l’avvocato Gallavotti per Dia, si affronteranno nell’aula di tribunale del Collegio Arbitrale presieduto dal dottor Fumagalli per discutere dell’esposto presentato dal club di Danilo Iervolino che accusa il senegalese di un comportamento poco professionale e, per questo, chiede un risarcimento di 20 milioni di euro oltre alla decurtazione dell’ingaggio del 50%. Dopo la prima udienza dello scorso 30 aprile, nella quale hanno testimoniato, a favore del club granata, l’ex ds Morgan De Sanctis ed il segretario Dibrogni, e per il giocatore uno dei procuratori, oggi dovrebbe toccare all’ex tecnico Fabio Liverani, protagonista della vicenda di Udine che ha spinto la società a presentare istanza contro Dia, e soprattutto ai due compagni di squadra dell’attaccante, ovvero Benoit Costil e Lassana Coulibaly, chiamati a testimoniare proprio a favore dal senegalese.
IL CASO Da settembre ad oggi è successo tutto ed il contrario di tutto: viaggi, sparizioni, infortuni (?), accuse, silenzi, ricorsi, esposti, comunicati, rifiuti, multe e provvedimenti di vario tipo. Un bailamme che ha avuto, finora, soltanto una conseguenza, purtroppo l’ormai certa retrocessione in serie B della Salernitana. Insomma a pagare, come sempre in questi casi, saranno i tifosi granata che, dopo averlo idolatrato dopo la stagione straordinaria di cui è stato protagonista un anno fa, sono stati letteralmente traditi da Boulaye Dia. Responsabilità (tante) ne ha anche la società granata che ha gestito malissimo un caso che andava chiuso sul nascere, cedendo subito un calciatore dichiaratamente scontento. Il muro contro muro si è infatti rivelato un boomerang per il club di Iervolino che ha visto il valore dell’attaccante passare dai 25 milioni della clausola rescissoria (anche se il patron granata per cedere il senegalese ne chiedeva la scorsa estate almeno 5 in più) a meno dei 12 milioni che la Salernitana sta versando nelle casse del Villareal per riscattarlo.
TELENOVELA SENZA FINE Tutto è iniziato a fine agosto quando nell’ultimo giorno di mercato Dia, che nel frattempo aveva divorziato dal vecchio agente Frederic Guerra affidandosi al navigato Vadim Vasilyev, non fu ceduto al Wolverhampton: il senegalese andò in Nazionale ma non tornò subito a causa di un non meglio precisato infortunio. Con il passare delle settimane la frattura sembrava essersi ricomposta, con Dia che iniziò a giocare ed a segnare, contro Udinese, Cagliari e Sassuolo a cavallo tra la fine della gestione Sousa e l’inizio di quella Inzaghi. Questo grazie ad un accordo con il club ed ad una nuova clausola rescissoria che poteva aprire le porte alla sua partenza nella finestra invernale di mercato. Ancora una volta però non se ne fece nulla dal momento che, a causa della stagione al di sotto delle aspettative, nessun club fu disposto a pagare la clausola seppur ritoccata verso il basso, per ingaggiarlo. E così i mal di pancia di Dia sono ricominciati con un altro infortunio, alcune panchine e infine il rifiuto di entrare in campo nei minuti finali di Udinese-Salernitana. A quel punto il senegalese finì fuori rosa con la società granata che oltre a comminare una pesante multa al calciatore, attraverso i suoi legali Sica, Fimmanò e Chiacchio, presentò un esposto al Collegio Arbitrale con la richiesta di risarcimento danni per la cifra record di 20 milioni di euro. Nelle ultime settimane, complice l’esonero di Liverani e l’approdo sulla panchina granata di Stefano Colantuono, la società granata ha provato a ricucire lo strappo con Dia provando a chiudere la vicenda attraverso un accordo. Accordo che non solo non è arrivato ma che è naufragato miseramente dopo l’intervista di Dia e l’udienza del 30 aprile e quella in programma quest’oggi al Collegio Arbitrale ne sono la testimonianza. Difficilmente, comunque, l’udienza di quest’oggi sarà l’ultima. Prima del verdetto il Collegio Arbitrale vorrà approfondire e vederci chiaro vista l’ingente richiesta avanzata dalla società granata, per pronunciarsi poi nella maniera più cristallina possibile. Insomma, il caso Salernitana vs Dia è destinato a fare giurisprudenza.