Ruggi, prorogati di due mesi i contratti agli infermieri - Le Cronache
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Ruggi, prorogati di due mesi i contratti agli infermieri

Ruggi, prorogati di due mesi i contratti agli infermieri

“La proroga dei contratti al personale somministrato dalla Lavorint presso l’Azienda Ospedaliera di Salerno, pensata in origine solo per il periodo estivo, è una risposta immediata alle istanze sindacali, un segnale di intelligenza organizzativa nonché di estrema attenzione alle dinamiche sempre più complesse del settore sanitario, anche alla luce dei provvedimenti varati dal governo Renzi” – ad affermarlo sono Giusy Petitti della Felsa Cisl e Pietro Antonacchio della Cisl funzione pubblica.

“Con ogni probabilità, se si considera che il numero dei dipendenti pubblici in provincia ammonta intorno a 20.000 e di cui il circa 3%4% andranno in pensione al 31 ottobre prossimo,ciò potrebbe causare una perdita di circa 600/800 unità di forza lavoro.

L’aver immediatamente considerato la possibile caduta dei livelli essenziali di assistenza da parte della dirigenza dell’Azienda Universitaria mostra come il manager Viggiani e il suo staff abbiano  avvertito la necessità di continuare a garantire i livelli qualitativi assistenziali a tutela dei cittadini del territorio.

Appare evidente che se non si pone estrema attenzione a forme di reclutamento del personale, come la somministrazioneallo stato la più tutelante per i lavoratoriadottando ogni procedura utile nei tempi giusti, le attuali dotazioni organiche nelle pubbliche amministrazioni, già di per se sottodimensionate, subiranno a breve un peggioramento a seguito degli ultimi provvedimenti del governo con la perdita di un centinaio di unità circa della forza lavoro di ogni ordine e grado.

Riorganizzazione dei servizi e reclutamento di operatori è l’unica strada perseguibile.

E’ risaputo che le strutture sanitarie in Campania, unica regione d’Italia che non garantisce più i livelli essenziali di assistenza (LEA), esprimono nel settore sanitario una delle crisi più marcate nel rapporto tra fabbisogno assistenziale e dotazioni organiche.

Il quadro già  drammatico è destinato a peggiorare ulteriormente se a breve, nella attuale conclamata cronica carenza di personale,  ci sarà una ulteriore perdita di posti di lavoro per i pensionamenti previsti dalla scadenza governativa del  31 ottobre prossimo con la previsione della fuoriuscita di circa 100 unità tra la ASL Salerno e l’Azienda Ospedaliera Universitaria Ruggi.

Pertanto è opportuno che le Direzioni Strategiche delle due Aziende pongano estrema attenzione alle dinamiche che sorgeranno poiché nel contesto campano, ed in particolare  in quello salernitano, potranno nascere situazioni che arrecheranno ulteriori difficoltà e la  impossibilità a garantire assistenza e prestazioni sanitarie adeguate”.