di Redazione Cronache
E’ accusato di aver sottratto circa 22mila euro dalle macchinette della mensa universitarie. Il dipendente dell’Asisurc, azienda per il diritto allo studio universitario della Regione Campania, ora dovrà affrontare il processo. L’uomo, infatti è stato rinviato a giudizio dal giudice per le udienze preliminari del tribunale di Nocera Inferiore. Era l’ottobre del 2018 quando il Gup di Nocera dispose l’interditiva della sospensione dall’esercizio del pubblico servizio per un anno. Il dipendente fu incastrato dalle telecamere proprio mentre asportava soldi dalle macchinette della mensa universitaria di Fisciano. Un comportamento abituale, più volte ripreso dalle telecamere nascoste posizionate dal nucleo operativo della compagnia dei carabinieri di Mercato San Severino. Per il dipendente, scattò la sospensione dal servizio, con l’accusa di “furto aggravato” commesso a danno dell’azienda regionale. Dalla visione delle immagini, infatti, si evinceva che l’uomo, di mattina e lontano da occhi indiscreti, dopo aver aperto le monetiche utilizzando le chiavi custodite negli uffici dell’azienda, asportava il denaro contenuto. Per perfezionare l’azione, inoltre, digitava un codice che azzerava il sistema informatico di contabilizzazione e rilasciava una ricevuta che poi veniva nascosta dall’impiegato. Elementi che hanno indotto il gip del Tribunale di Nocera Inferiore a disporre l’interdittiva . L’attività investigativa ha consentito di quantificare, dall’inizio del 2018, l’ammanco di circa 22.000 euro utilizzate dagli studenti per ricaricare i badge che consentono di usufruire dei servizi mensa.