di Alessia Pisaturo*
In questi giorni, a fronte delle vicissitudini che stanno spopolando sul web, in cui la violenza sembrerebbe essere diventata il nuovo “mezzo di comunicazione”, per eccellenza, tra i giovani, non posso che stigmatizzare con forza quanto, tutto ciò, stia portando, inevitabilmente, ad una “regressione sociale”, in cui l’istinto e gli impulsi sono i nuovi protagonisti indiscussi. “Violenza”, “vandalismo” ed “incoscienza” sono solo alcune delle parole chiave che caratterizzano il mio tempo. Sembra che ci si ritrovi tutti attoniti spettatori di una società che non manca occasione di dimostrare che c’è un mondo “adulto” ormai inadeguato a interpretare un mondo di “giovani” ispirati solo da mode e modelli negativi. Sarà l’entusiasmo di una studentessa di giurisprudenza, ma, mi preme evidenziare come, questo triste scenario, non sia altro che la palese conseguenza di valori che, inevitabilmente, stanno svanendo col passare del tempo, nonché in antitesi con quell’immaginario “tradizionalista” che ben avrebbe desiderato promuovere la nostra Costituzione, con la “cellula prima” della famiglia, come nucleo essenziale allo sviluppo di ogni individuo, per il corretto inserimento sociale. In più di un ventennio si è condannato il mondo giovanile ad una realtà virtuale individuale, desolatamente inabissati in un mondo ipocritamente amplificato e vissuto attraverso uno smartphone: e poi si parla di “malessere giovanile”! Famiglie assenti, problemi economici, pressing depressivi e stressanti, cattive frequentazioni, modelli adulti di riferimento completamente assenti, questo e molto più di questo, lo ritengo il vero “cancro sociale” che affligge il nostro tempo. Come fare? Cosa fare? Come ripartire? Non è compito semplice e nemmeno sarebbe corretto addebitare l’onere esclusivamente al nostro legislatore. Saranno i valori con cui sono cresciuta che oggi mi ritengo una ragazza fortunata ad avere alle mie spalle una Famiglia, di quelle ampliate e consolidate nella maniera più tradizionale del termine e forse la giusta “ricetta” è proprio questa. Resettiamo tutto e ripartiamo da quella “cellula” in questo grande caos: la Famiglia deve essere il centro sinergico della possibilità di un futuro futuribile….non c’è altro da inventare.
*responsabile del dipartimento cittadino donne di Noi Moderati Bellizzi