Erika Noschese
Il SalernoPride che si terrà a fine maggio, in città, ha spaccato l’opinione pubblica. Accuse e polemiche sterili si sono sprecate, in questi giorni, anche a causa di un contributo minimo di 2500 euro concessi dall’Amministrazione comunale. A replicare, ancora una volta, è il presidente di Arcigay Salerno, Francesco Napoli intervenuto nel corso della trasmissione radiofonica Socrate al Caffè. «Questi personaggi in cerca d’autore e soprattutto in cerca di visibilità sfruttano ogni occasione per dar vita a polemiche strumentali e sterili che non hanno nulla di costruttivo», ha dichiarato Napoli, ribadendo che la differenza tra Salerno Pride, che ad oggi conta 40 sigle tra associazioni, gruppi e movimenti, e loro è la sostanziale differenza di chi vuole unire una comunità già complicata come quella cittadina e provinciale e chi invece pensa di dividerla», ha dichiarato il presidente di Arcigay Salerno che si dice ancora una volta pronto ad un confronto che, puntualmente, Popolo della Famiglia rifiuta (Adinolfi ha chiesto il confronto, Napoli ha accettato ma poi tutto tace ndr). In merito alla querelle del Pride, a Socrate al Caffè, è intervenuto anche il consigliere demA, Dante Santoro, tra i pochi a non essersi espresso (tra l’opposizione):«Penso sia un momento di festa e di informazione e sensibilizzazione. Una città aperta che deve dare un esempio di civiltà senza barriere mentali. Una polemica sterile», ha chiosato Santoro, parlando di un’importante opportunità per la città.