di Eugenio Verdini
Oltre 700mila euro in arrivo per le attività del Piano di Zona. Nello specifico, 408mila 853 euro circa per servizi di cura all’infanzia e 316mila 627 per servizi di cura agli anziani non autosufficienti. Si tratta di risorse che arrivano dalla graduatoria del parco progetti composta da 134 Azioni di rafforzamento Territoriale per i servizi di cura all’infanzia e 134 Azioni di Rafforzamento Territoriale per servizi agli Anziani non autosufficienti ed Eboli è risultata aggiudicataria. Una graduatoria approvata dal Ministero dell’Interno con i Fondi del piano di azione e coesione (PAC). Nuove risorse, dunque, a disposizione, che nel caso del Piano di Zona ambito S3 ex S5 con Eboli capofila consentiranno il potenziamento delle attività dei micro nidi (destinati 270mila euro), delle ludoteche (destinati 138mila) e le attività di assistenza domiciliare agli anziani non autosufficienti (destinati 316mila). In un momento di grande difficoltà, con l’annunciato commissariamento del Piano di Zona deliberato dalla giunta regionale della Campania lo scorso 1 giugno, la corsa affannosa per evitarlo nelle prossime ore, facendo venire meno la motivazione stessa del commissariamento, il fuoco di fila di accuse e polemiche sull’asse Pd-amministrazione comunale, con una vera e propria guerra fra bande nella sinistra ebolitana, la notizia di questo ulteriore finanziamento fa tirare un sospiro di sollievo e di comprensibile soddisfazione per il lavoro svolto agli assessori Massimiliano Curcio, con delega al Piano di Zona, e Damiana Masiello, con delega alle politiche sociali. «Alle polemiche di questi giorni rispondiamo con i fatti – hanno dichiarato i due amministratori della giunta Conte attraverso un comunicato ufficiale -. Come si può constatare, non è vero che le Politiche Sociali siano al palo, anzi stiamo lavorando intensamente per recuperare fondi e ritardi accumulati negli anni scorsi. Nei prossimi giorni ci saranno altre novità». La boccata d’ossigeno, in senso politico, per gli assessori Curcio e Masiello arriva poche ore dopo un durissimo atto d’accusa che il coordinamento cittadino ed il gruppo consiliare del Partito Democratico di Eboli avevano affidato ad una nota giovedì scorso, intervenendo sul commissariamento del Piano di zona: «Di fronte a questo ennesimo disastro, figlio di un’amministrazione lenta e distratta, ci saremmo aspettati almeno un atto di dignità come le dimissioni degli assessori al ramo. Ed invece assistiamo nuovamente al penoso balletto dello scaricabarile a cui il sindaco Mario Conte e i suoi collaboratori in questi mesi ci hanno abituato. Caro Sindaco, ormai sono otto mesi che lei governa Eboli. È un tempo sufficientemente congruo per non dover più continuare a nascondere le sue responsabilità, attribuendole ad altri. Governare significa assumersi responsabilità». Il botta e risposta nella lacerata sinistra ebolitana, però, non si è fatto attendere e solo poche ore dopo è arrivata la piccata risposta dei capigruppo consiliari di maggioranza, che non l’hanno mandata a dire al Pd. «Dopo essere stati al governo della città e aver prodotto tanti problemi al Piano di Zona di Eboli, hanno anche la spudoratezza di commentare, attribuendo all’attuale amministrazione comunale il commissariamento degli atti relativi all’anno 2020 – si legge nella nota dei capigruppo di maggioranza -. In merito al Piano di Zona è noto a tutti il grande caos e le diverse inchieste per appalti poco trasparenti e gestione quantomeno “opaca”. Ogni atto, carta, documento, azione del Piano di zona va valutato in maniera rigorosissima. Ci siamo trovati una situazione a dir poco disastrosa».