Movimento 5 Stelle, per liste nazionali (forse) non ci saranno parlamentarie - Le Cronache
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Movimento 5 Stelle, per liste nazionali (forse) non ci saranno parlamentarie

Movimento 5 Stelle, per liste nazionali (forse) non ci saranno parlamentarie

In casa Movimento 5 Stelle con buona probabilità ci saranno grandi novità nella fase di compilazione delle liste. La oramai mitica regola dei due mandati dovrebbe essere rispettata, quindi coloro i quali sono stati eletti nel 2013 e successivamente nel 2018, non potranno pretendere un posto in lista. La pattuglia in Campania è foltissima, si parte da Gallo e Puglia per i comuni vesuviani, e per la circoscrizione Salerno Avellino, pare non dovrebbero essere della gara Andrea Cioffi, Sibilia e Angelo Tofalo. Inutile dire che si attendono anche deliberazioni in riguardo al Presidente della Camera Roberto Fico, tra l’altro volano neanche tanto segreto delle operazioni politiche che hanno condotto alla vittoria di Manfredi a Napoli. Tuttavia la vera novità è rappresentata dalla mancanza, l’annullamento della votazione online per la conquista dei posti nel plurinominale proporzionale, il famigerato listino bloccato che in Campania dovrebbe assicurare una sicura elezione. Questa volta, ed è la prima volta nella storia pentastellata, le cosiddette “parlamentarie” non si terranno, si voteranno i candidati già belli e pronti nei listini bloccati, in una specie di ratifica proposta agli iscritti al Movimento. Il coordinatore regionale Micillo ha la bocca cucita, ma c’è chi giura tra insider e esterni ex amici pentastellati che sarà così, anzi pare che sarà proprio la romana Paola Taverna a coordinare la compilazione delle liste, tenendo presente che ci sono i parlamentari al loro primo mandato, perfettamente rieleggibili, da mettere in pole position. Infatti tra questi parlamentari, secondo molte malelingue, ci sono molti che pur avendo dato prova di grande competenza nel Transatlantico, non potrebbero riuscire a prevalere in una votazione “sul portale” contro attivisti storici, dunque è di grande importanza per il mondo “interno” al movimento 5 stelle la scelta di non votare il proprio preferito su skyvote e di non costruire le liste sulla base della votazione degli iscritti. Sarà gioco facile per quelli che definiscono il M5S il “partito di Conte” rincarare la dose dopo la ratifica online. Anche se pare sia questa la via (l’arcano si scioglierà tra massimo una settimana), va ricordato che anche nel 2018 sono stati nominati e non eletti i deputati e senatori nell’uninominale, e alle europee il capo politico del movimento 5 stelle scelse via ratifica i capolista nelle circoscrizioni di tutta Italia, quindi il lungo percorso verso una democrazia sempre più partecipata e sempre meno rappresentativa risente della necessità di costruire fin dal principio un gruppo parlamentare che possa riflettere gli stessi idee e valori in una comunione di intenti, evitando la formazione di una opposizione interna. Mentre alcune testate pronosticano già la presenza di Conte e Rocco Casalino in Puglia, in Campania si prevedono tra gli altri l’uscente napoletana Sportiello, e i salernitani Anna Bilotti, Felicia Gaudiano e Nicola Provenza. Davide Gatto