Pina Ferro
l Medici e infermieri dell’ospedale di Vallo della Lucania condannati per il sequestro di persona; annullata la sentenza di secondo grado per l’accusa di omicidio colposo. E’ arrivata, nella tarda mattinata di ieri, la decisione degli ermellini circa il processo a carico di medici ed infermieri coinvolti nella vicenda relativa al decesso dell’insegnate elementare Francesco Mastrogiovanni. Il procuratore generale Orsi, aveva chiesto, al termine della requisitoria, l’annullamento della sentenza di condanna senza rinvio per gli infermieri coinvolti nella vicenda, sia per l’accusa di sequestro di persona che per omicidio colposo. Per i medici, invece, la richiesta era stata di conferma per il reato di falso in atto pubblico e di annullamento con rinvio per l’accusa di sequestro di persona. A carico dei camici bianchi è stato rigettato il ricorso e rideterminata la pena di Rocco Barone e Raffaele Basso ad un anno e tre mesi; di Amerigo Mazza e Anna Angela Ruberto a 10 mesi. Rigettato il ricorso di Michele Di Genioper il quale è stata dichiarata irrevocabile la condanna per il delitto di concorso di reato sequestro di persona. Per Di Genio i giudici hanno annullato la sentenza relativamente al reato di falsità ideologica in concorso, con rinvio per nuovo esame alla Corte d’Appello. Rigettato il ricorso (senza rinvio) anche di Michele Della Pepa per il quale è confermata la pena. Annullata senza rinvio ai fini penali la sentenza per gli imputati condannati per il delitto previsto dall’articolo 586 del codice penale (morte come conseguenza di altro reato) e 110 c.p. (concorso), essendo il reato estinto per prescrizione. Annullati anche gli effetti civili con rinvio al giudice civile competente in grado di Appello. Per quanto concerne gli infermieri, invece, sono arrivate nuove condanne: Giuseppe Forino, Alfredo Gaudio, Nicola Oricchio e Massimo Scarano condannati a 8 mesi; Antonio De Vita, Maria D’Agostino Cirillo, Antonio Tardio, Massimo Minghetti, Maria Carmela Cortazzo, Raffaele Russo a 7 mesi di reclusione. Annullata la sentenza per Antonio Lungo essendo i reati a lui ascritti estinti per morte dell’imputato. La sentenza di primo grado aveva condannato i medici per sequestro di persona, morte come conseguenza di altro delitto e falso in atto pubblico. Erano stati assolti invece, tutti gli infermieri. La sentenza d’appello, poi, aveva ridotto le pene per i medici ma aveva condannato anche gli infermieri. Francesco Mastrogiovanni, ricoverato in seguito a un Trattamento Sanitario Obbligatorio il 31 luglio 2009, morto per edema polmonare nella notte del 4 agosto nel reparto Psichiatricodell’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania, dopo un’interrotta contenzione chimica e meccanica di oltre 80 ore documentate dai filmati delle telecamere di videosorveglianza. Stando alle accuse, l’insegnante era stato legato al letto dell’ospedale con delle fasce di contenzione mentre dormiva, non era stato mai alimentato e non era stato permesso ai suoi familiari di fargli visita.