Notice: Function _load_textdomain_just_in_time was called incorrectly. Translation loading for the health-check domain was triggered too early. This is usually an indicator for some code in the plugin or theme running too early. Translations should be loaded at the init action or later. Please see Debugging in WordPress for more information. (This message was added in version 6.7.0.) in /var/www/vhosts/cronachesalerno.it/httpdocs/wp-includes/functions.php on line 6131

Notice: La funzione _load_textdomain_just_in_time è stata richiamata in maniera scorretta. Il caricamento della traduzione per il dominio ennlil è stato attivato troppo presto. Di solito è un indicatore di un codice nel plugin o nel tema eseguito troppo presto. Le traduzioni dovrebbero essere caricate all'azione init o in un secondo momento. Leggi Debugging in WordPress per maggiori informazioni. (Questo messaggio è stato aggiunto nella versione 6.7.0.) in /var/www/vhosts/cronachesalerno.it/httpdocs/wp-includes/functions.php on line 6131
Migranti,: ecco il progetto Mare Nostrum - Le Cronache Salerno
Salerno

Migranti,: ecco il progetto Mare Nostrum

Migranti,: ecco il progetto Mare Nostrum

Abdallah Oumar ha 17 fratelli e sorelle. Ha nostalgia del suo Paese, la Costa d’Avorio, «il più bello del mondo». Durante il primo tentativo di arrivare in Italia «siamo stati arrestati»; poi, però, al secondo, «siamo stati salvati dopo otto ore ed è per questo che continuo a ringraziare Dio per questo miracolo». Abdallah ha 17 anni, arriva dal Burkina Faso, che ha lasciato «per motivi di guerre interne», ma ora «sono qui a Salerno» e «mi piace molto lavorare». Per Arcange, camerunense, «la disoccupazione e la guerra» rendono lì «la vita difficile» e, «nonostante la paura», ha deciso di partire «per inseguire il mio sogno: diventare medico». Sono solo alcune delle testimonianze, delle storie e dei racconti di vita che trovano spazio tra le pagine di un book che racchiude il percorso di accoglienza e inclusione messo in atto con il progetto “Mani tese verso il futuro”. Al Palazzo di Città di Salerno, questa mattina, è stato presentato il progetto “Mare Nostrum”, promosso dai Rotary Club Salerno insieme ai Club Inner Wheel e Interact. Il progetto nasce in rete con l’associazione Aps “Noi di Torraca” e rappresenta la naturale prosecuzione dell’esperienza “Mani tese verso il futuro”, che lo scorso anno ha promosso percorsi di accoglienza, inclusione e dialogo interculturale tra studenti italiani e minori stranieri non accompagnati. Durante l’incontro odierno sono stati consegnati i book ai giovani immigrati non accompagnati ospiti delle cooperative sociali Delfino, Prometeo, La Tavola Rotonda, Il Ponte, Emmaus, Istituto della Carità del Preziosissimo Sangue e Cas Sanpaolo. Il progetto è coordinato e diretto da Marianna Bortone Blasi, Mariella Capozzoli, Anna Gallo, Ornella Orlando, Prosperina Trani e Maria Cristina Filizola, che seguirà anche i rapporti con la scuola in rete. Il lavoro grafico è stato curato da Gianpiero Scafuri. “Mare Nostrum” punta a favorire la conoscenza reciproca, il dialogo interculturale e la costruzione di relazioni positive all’interno della comunità scolastica, ispirandosi al mare come luogo simbolico di incontro tra popoli, scambi culturali e condivisione di storie ed esperienze. Quattro le aree progettuali cui parteciperanno anche i giovani migranti non accompagnati: utilizzo di piante e spezie per conoscere le tradizioni in un percorso di conoscenza e cultura tra i popoli del Mediterraneo; laboratorio di ceramica e rame; il mare come risorsa da tutelare; attività sportive. Destinatari del progetto sono gli alunni delle scuole primarie e degli istituti secondari di secondo grado, tra cui Torquato Tasso, Giovanni XXIII, ProfAgri, l’alberghiero “Roberto Virtuoso”, il “Sabatino Menna” e l’Ipseoa di Sapri, insieme ai minori stranieri non accompagnati accolti nei centri del territorio. Paola De Roberto, assessora alle Politiche sociali del Comune di Salerno, sottolinea che questo progetto «è un esempio concreto, che viene a valle dell’altra progettualità, “Mani tese verso il futuro”, sempre voluta dalla rete Rotaract e Inner Wheel, di come si possa rendere concreta la parola “inclusione”. Un progetto che è un momento di incontro tra culture diverse, che fa conoscere anche le culture dei ragazzi che arrivano sui nostri territori e permette loro di conoscere la nostra, offrendo opportunità vere di approfondire la nostra città, il nostro Paese e le nostre tradizioni. Insomma, li rende parti attive della nostra comunità». Marcella Anzolin, presidente Inner Wheel Salerno, evidenzia che “Mare Nostrum” è «una continuazione del progetto “Mani tese verso il futuro”, di cui oggi presentiamo il book, che raccoglie le sensazioni di tutti i partecipanti, sia dei ragazzi salernitani del liceo sia dei ragazzi minori non accompagnati che hanno vissuto un’esperienza di confronto molto forte e molto sentita. Sono storie di vita, di dolore e di lontananza. Mi vengono i brividi solo a pensarci. Sono storie anche di amore e di accoglienza da parte nostra, ma anche di sofferenza per essersi allontanati lasciando tutto e tutti gli affetti». Lucia Lamberti, referente della cooperativa Il Ponte di Salerno, sottolinea infine che «attraverso questo progetto abbiamo scoperto la vera attenzione della città di Salerno ai nostri ragazzi. Le nostre comunità appartengono al progetto Sai del Comune di Salerno e sono quindi inserite in un percorso di accoglienza integrata. Questo progetto ha dato ai ragazzi la possibilità di conoscere, di incontrare persone diverse da quelle che frequentavano quotidianamente, e ha dato loro speranza e fiducia di essere accolti nella città, perché il loro più grande problema è proprio questo: essere accettati ed essere accolti».