di Brigida Vicinanza
Tiene banco la questione dei mercatini di Natale e l’affidamento alla società Buongiorno Italia Srl, che all’inizio dell’assise comunale è stato ampiamente discusso. Alla presenza proprio dei vertici della società si consuma nell’aula di Palazzo di Città la discussione dai toni accesi. Sulla questione infatti i consiglieri di opposizione non hanno esitato a chiedere chiarimenti ma soprattutto provvedimenti, con Giuseppe Zitarosa, che ha apertamente chiesto una mossa di coraggio da parte di tutti i consiglieri nell’annullare la determina del dirigente Alberto Di Lorenzo, a tutela dei commercianti e degli standisti. “Questa ordinanza ci è stata ordinata da qualche organo superiore? – ha tuonato Zitarosa – chiedo che venga fatta una mozione da parte di tutti per riaprire i mercatini. In questo dobbiamo avere la determinazione di andare avanti, gli amministratori di questa città siamo noi. Se la colpa è della società, può pagare perchè non è possibile che delle persone hanno pagato così tanto per l’affitto di una casetta e ora si ritrovano così, con la chiusura delle loro attività”, ha concluso il consigliere di opposizione. Ma sia l’assessore al commercio Dario Loffredo che il primo cittadino Enzo Napoli non hanno ceduto a passi all’indietro e hanno ribadito che l’azione è volta al rispetto delle regole e della legalità, di conseguenza tutti gli atti e tutti i provvedimenti futuri saranno poi decisi all’interno degli uffici di competenza, pur rimanendo della stessa idea e spiegandone motivazioni. Il consigliere de La nostra Libertà Antonio Cammarota, nonché presidente della Commissione Trasparenza ha sottolineato la sua intenzione di acquisire atti e documenti per poterne discutere all’interno della Commissione. Ma la proposta di Giuseppe Zitarosa non passa inosservata innescando comunque la reazione di Horace Di Carlo che ha definito la presa di posizione “inaccettabile, inammissibile ed improponibile nonchè non legale”, in quanto non sono i consgilieri comunale a decidere per la riapertura degli stand, ma gli uffici competenti di Palazzo Guerra. Ancora una volta è sceso in campo il consigliere Dante Santoro sottolineando che “il problema è a monte e di chi inizialmente non ha provveduto a fare i dovuti controlli, facendo sì che quasi al termine dell’evento si ledesse l’immagine della città e si creassero non pochi problemi a chi ha pagato per una casetta di legno al centro città”. E non solo, sulla questione della Scia sanitaria anche il consigliere di Attiva Salerno, Ciro Russomando non fa che puntare il dito contro l’amministrazione che “avrebbe dovuto controllare prima il tutto”. “Questa è la prova di una vostra inadeguatezza complessiva. Ma al di là del problema amministrativo, mi preoccupa la questione della Scia sanitaria e il conseguente atteggiamento omissivo. Cosa raccontiamo ai cittadini e ai turisti che hanno acquistato generi alimentari agli stand del Lungomare?” – ha sottolineato Russomando – “è scandaloso ed allarmante allo stesso tempo”. Mentre Roberto Celano, consigliere in quota Forza Italia, ha sollevato nuovamente il caso della Tosap non pagata per il viallaggio di Babbo Natale dell’area Salid, più volte denunciato dai consiglieri di opposizione e senza alcuna risposta. A placare gli animi ovviamente il primo cittadino Enzo Napoli, che ancora una volta ha dovuto gettare acqua sul fuoco, spiegando e ribadendo le motivazioni della determina e della scelta.