di Andrea Pellegrino
Ora il “Marina d’Arechi” ha la sua spiaggia a tutti gli effetti. La concessione è arrivata ed è stata sancita con determina dirigenziale firmata dal direttore del settore demanio Davide Pelosio. Si tratta della spiaggia nata dall’erosione della costa che ha portato all’assottigliamento degli arenili confinanti. Lo scorso anno Cronache evidenziò quanto accaduto nell’area del Marina d’Arechi con tanto di improvvisa “nascita” della nuova spiaggia. Il giro di correnti, la mancanza di barriere e dei pennelli, nonché dello stesso ponte disegnato da Calatrava – tutti previsti nel progetto ma non realizzati – avrebbe così riportato in una delle insenature del porto di Agostino Gallozzi un bel po’ di spiaggia, tanto da realizzarci un vero e proprio stabilimento balneare. Ed è lo stesso atto amministrativo ad ammettere quanto accaduto: «l’arenile in questione è intercluso alla pubblica fruizione in quanto accessibile unicamente dal Porto Turistico “Marina d’Arechi” e dalla adiacente Colonia S. Giuseppe»; ed ancora: «l’arenile in questione è anche oggetto di operazioni di escavo e movimentazione di sedimenti per il ripascimento di tratti di litorale eroso, fermo restando che il completamento come da progetto del Porto Turistico “Marina d’Arechi” ne prevede la scomparsa mediante la realizzazione di un canale tra le aree banchinate e quelle a terra». La vicenda era stata denunciata anche dai confinanti che, fin dal principio, hanno puntato il dito contro la mancata realizzazione del ponte di Calatrava. Un’opera, quella disegnata dall’archistar, che sarebbe servita a determinare il regolare flusso delle correnti marine, evitando così la riduzione preoccupante delle coste. Per ora, Gallozzi, però potrà godersi anche il suo stabilimento balneare.