di Andrea Pellegrino
Distanziamento e perlopiù direttive che giungono già dall’alto. Nulla di nuovo nel piano dell’amministrazione comunale di Salerno rispetto alle prossime riaperture. Tutto scontato riguardo le misure da seguire per alzare le saracinesche e avviare le proprie attività. Per ora nessun sussidio concreto, se non quelli che arrivano direttamente dalla Regione Campania di Vincenzo De Luca. In più qualche provvedimento finanziario riguarderebbe l’esonero Tosap e il congelamento della tassa di soggiorno. Atti approvati in giunta ma non ancora concretizzati in Consiglio comunale, considerato che Salerno è uno dei pochissimi enti che, durante l’emergenza – e ancora ad oggi – non ha convocato neppure una seduta. Tra le novità c’è la riorganizzazione dei mercati rionali, il cui avvio è stato bloccato – nonostante il via libera – ad inizio settimana, proprio per definire al meglio le modalità di svolgimento. Una delibera di indirizzo ieri finita al centro di una turbolenta commissione annona che a conclusione ha approvato, all’unanimità, la proposta di Stasi e Cammarota, di concedere il lungomare alle attività di ristorazione e di bar per agevolare l’installazione provvisoria di tavolini e sedie. Proposta che tra l’altro avrebbe avuto e ha il parere sfavorevole del governatore De Luca e del figlio deputato Piero che si sono opposti, anche di recente, all’invasione del lungomare cittadino. Ma ieri, dopo una lunga discussione, anche la maggioranza (deluchiana e non) ha sollecitato un cambio di passo con la volontà di concedere gli ampi spazi del lungomare cittadino ai vicini ristoranti e bar, con Zitarosa (consigliere comunale della Lega) che ne ha chiesto l’estensione del provvedimento fino a Mercatello, sfruttando così al massimo gli spazi all’aperto. «Appare opportuno – spiega Pietro Stasi – utilizzare quanto più possibile gli spazi che abbiamo, per agevolare una ripresa più rapida e efficace alle tante attività commerciali che sono in forte crisi economica». Infine, per parrucchieri, barbieri, acconciatori e centri estetici si consentirà l’apertura fino alle 22, rendendo, inoltre, facoltativa la chiusura infrasettimanale.