di Andrea Pellegrino
Inchiesta della Procura di Salerno sulle elezioni di Valva. Sono sei le persone iscritte sul registro degli indagati dopo l’esposto presentato da Michele Cuozzo, candidato sindaco e dai candidati della lista “Colomba – Nuovi orizzonti” nei confronti di una sezione elettorale. L’inchiesta è affidata al pm Cassaniello, che indaga per falso in atto pubblico i componenti di un seggio elettorale di Valva. Indagine che avrebbe sospeso anche il giudizio al Tar di Salerno, avviato sempre con ricorso presentato da Michele Cuozzo e dai candidati al Consiglio comunale, tutti assistiti dall’avvocato Nicola Scarpa. Con una ordinanza la sezione salernitana del tribunale amministrativo: «Considerato che i ricorrenti hanno presentato, in data 2.7.2016, innanzi alla Procura di Salerno, querela con cui sono stati evidenziati profili di illiceità penale relativi alla tornata elettorale in contestazione che potrebbero incidere sulla legittimità della procedura elettorale», ha sospeso «il giudizio in attesa della definizione del giudizio penale». La vicenda risale alle elezioni del giugno 2016. La lista vincente è “Alternativa Democratica” di Vito Falcone. Lo scarto con la compagine di Cuozzo è di appena cinquanta voti. Nella sezione uno, durante lo spoglio, dall’urna viene fuori un fax simile, utilizzato per la propaganda elettorale, nel mentre non ci sarà più traccia della scheda elettorale vidimata e mancante al termine delle operazioni di scrutinio. Al centro dell’esposto, dunque, la ricostruzione del fatto: «A fine operazioni di conteggio, il presidente della prima sezione, anziché dare atto del rinvenimento nell’urna di un fac simile, omise di riportare la gravissima circostanza della mancanza della schede il rinvenimento, in luogo di questo, di un fac simile». «E’ noto – proseguono – che al fine di inquinare e, per converso, controllare il risultato elettorale, si pone in essere il classico meccanismo della scheda trafugata. La scheda sottratta viene usata per il controllo del voto con il classico sistema dello scambio tra una scheda preventivamente votata e consegnata al singolo elettorale e la, relativa, restituzione di una scheda non votata e ritirata dal seggio al fine di adempiere solo formalmente all’operazione del voto». Da qui l’apertura di un fascicolo da parte della Procura di Salerno e l’avvio di un giudizio al Tar per l’annullamento del verbale delle operazioni dell’adunanza plenaria dei presidenti delle sezioni di comune di Valva di proclamazione degli eletti alla carica di sindaco e di consigliere comunale di Valva.