di Salvatore Memoli
Seguo da tanti anni la festa della Madonna delle galline come il popolo di diversi secoli chiama la Madonna del Carmine. Un’antica Fede avvolge un popolo straordinario pieno di viva devozione, anzi di una Fede tradizionale che si trasmette di padre in figlio. Lo leggi sui volti emozionati di questa gente, il legame con la Mamma re galline! Volti solcati dalla fatica e mani nodose che sanno di sacrificio che sono stanche e segnate ma che davanti alla Madonna si muovono agilmente, s’intrecciano, si congiungono e si dispongono ad intercedere per tutto e per tutti. Pagani é Università di una Fede semplice, che sgorga dal cuore, si collega ai ricordi e alle memorie, non si coltiva con formule e con razionalità, é tutta spontaneità, originalità, purezza del cuore che si perde nella notte dei tempi, si rinnova poco prima della festa e fluisce più viva di sempre. La fede di questa gente é forte, antica, viene direttamente da un giorno lontano in cui Dio mise nel suo cuore tanta passione per la storia sacra, nella quale é entrata e ci resta per vera tradizione orale. Il maestro di tanta devozione non é l’uomo colto, é ispirazione trascendente, dove non si può orientare, modellare, condizionare. Si devono fare i conti con tale naturalezza, quando si vuole parlare della Fede che unisce questo popolo alla sua Madonna. Questa festa non può essere aggiustata, modernizzata, corretta, nessuno può fare ricorso a canoni intelligenti di documenti ecclesiali, conciliari e pontifici, men che mai a suggestioni di Pastori che sbucano nel tempo e pensano di condizionare « il fenomeno ».
> Capita spesso che la Fede della razionalità, del magistero, dei pastori che si sentono responsabili si scontri con la fede dei semplici, di chi risponde al cuore ed a profonde memorie che si tramandano da generazioni. Se non si capisce che in questa realtà ci sono le cicatrici della storia non si riesce ad entrare nel mistero di un rito che si rinnova ogni anno e che somiglia sempre più ad un fiume in piena, di quelli che non conoscono ostacoli e sono pronti a travolgere chiunque.
> La Chiesa ci prova a correggere la fede dei tempi che sopravvive alla storia. A volte con qualche piccolo risultato, spesso registrando resistenze ostinate che proteggono l’autenticità di legami che rispondono al cuore e non hanno altri padroni.
> Sono tanti i casi in cui la Chiesa deve essere prudente e deve misurare le reazioni. A Pagani come a Montevergine, il vissuto tradizionale che lega il popolo ai suoi atti devozionali non ammette censure. Chi ci prova può farsi male.
> Ma, d’altra parte, la storia sacra é piena di gente umile a cui Dio parla per affidare missioni straordinarie. Non sceglie dotti o sapienti, sceglie la semplicità e l’innocenza. É una lunga storia di amore di cui Dio si serve e trasmette i suoi insegnamenti.
> I nostri tempi, sono pieni di dotti e presuntuosi sapienti che non accettano di essere messi in discussione dalla semplicità di un popolo fedele.
> Eppure Dio parla ancora, anche quando permette alla Madre di Gesù d’irrompere nella nostra storia, per correggere, formare, accompagnare la fede dei suoi figli, si serve dei più semplici, di uomini e donne senza cultura che sanno soltanto amare ed essere affidabili.
> Credo che Dio é sempre presente nel quotidiano, che molte volte la superbia di chi crede di possedere i galloni della rappresentanza, faccia troppo male a chi invece risponde senza altri fini alla chiamata di Dio.
> Si offuscano, si offendono manifestazioni della presenza di Dio nella nostra storia, con la forza dell’autorità religiosa.
> Ma Dio e la Madonna continuano a scegliere e preferire la fede dei semplici per affidare messaggi all’umanità.
> Lourdes, Fatima, Medjugorje, forse Trevignano, destinatari di profezie e di messaggi da Dio, sono troppo in fretta perseguitati. Come se a qualcuno interessasse soltanto il primato della razionalità, della scentificità di tutto!
> Ma la Fede non ha bisogno della scienza per validarsi, la scienza può aiutare a capire ma non interpreta tutto il meraviglioso mondo del soprannaturale che resta sempre un mondo che risponde a Dio e non agli uomini.
> Come ci insegna tutta la storia sacra!