di Andrea Pellegrino
Aria di crisi e strappi a Palazzo di Città. I Davvero Verdi chiudono le porte e vanno all’opposizione. «Nessuna poltrona» la linea tracciata da Michele Ragosta, l’ex parlamentare che guida il gruppo Verde a livello regionale. La trattativa per l’assessorato in giunta sembra essersi arenata nelle ultime ore. Al centro c’è la volontà dei vertici politici ed amministrativi cittadini di non muovere ulteriori pedine all’interno dell’esecutivo cittadino. Il tutto aggravato dal botta e risposta di accuse tra i socialisti (che hanno conquistato il loro posto in giunta) e i Davvero Verdi. Ma oltre Palazzo di Città, la crisi dei Verdi abbraccia anche il sottogoverno. In bilico ora c’è la poltrona di Gerardo Calabrese, a capo del Cgs (partecipata dell’Asi), nominato proprio all’indomani di un accordo politico con Ragosta. A quanto pare, salvo imprevisti o sviluppi, anche a livello regionale i Davvero Verdi, contrariamente all’intesa ritrovata con i socialisti, potrebbero abbandonare Vincenzo De Luca alle prossime elezioni regionali. Stando alle ultime indicazioni, i due consiglieri comunali di Salerno città, Peppe Ventura ed Antonio Carbonaro, nelle prossime ore potrebbero ufficializzare il loro passaggio tra i banchi d’opposizione. Una situazione che avrebbe fatto indispettire, e non poco, lo stesso Michele Ragosta che, già da tempo comunque, mostrava segni di insofferenza nei confronti delle scelte del sindaco Enzo Napoli e di quelle più ampie del presidente della Regione, Vincenzo De Luca. A dimostrare il limite raggiunto dall’ex parlamentare c’è un post su Facebook, conciso ma soprattutto chiaro: “Basta con De Luca”, pubblicato sul gruppo “Coordinamento Verdi ed ecologisti Cammpania”. Ma non è tutto. All’interno della maggioranza cittadina a guida Napoli scoppia anche il caso Puc. Ieri mattina l’ultima riunione tra dirigenti, assessori ed alcuni consiglieri comunali per discutere delle osservazioni presentate alla revisione del piano urbanistico comunale. Riunioni finite nel mirino del consigliere comunale d’opposizione Gianpaolo Lambiase. «Non si possono affrontare così le valutazioni sulle osservazioni», incalza Lambiase che pone la legittimità della procedura utilizzata. Al vaglio ci sono anche alcune osservazioni presentate proprio da consiglieri comunali di maggioranza che avrebbero fatto storcere il naso a qualche collega. In più c’è il caso Pip nautico che a quanto pare sarà escluso dalla revisione, confermando così le iniziali indicazioni. L’esclusione certamente non passerà inosservata al gruppo di consiglieri comunali (D’Alessio, Naddeo e Gallo) che, anche attraverso un incontro pubblico, avevano chiesto la rivalutazione del progetto di riqualificazione della fascia costiera orientale della città. Nulla da fare, però, secondo tecnici e assessorato all’urbanistica. Infine il caso dei “Moderati” con la reiterata richiesta di cambio d’assessorato, con il capogruppo Pietro Stasi sempre più distante dalla maggioranza Napoli. In tutto questo non si escludono movimenti anche all’interno di “Campania Libera”. Ad aggravare la situazione politica, naturalmente, l’aria da campagna elettorale. La missione sono le Regionali del 2020.