di Marta Naddei
Un “tesoro” nascosto nel letto della fontana monumentale. E’ quello riemerso quest’estate dalla fontana monumentale – spenta da diverso tempo – che si trova accanto il Grand Hotel Salerno di Lungomare Tafuri. Ed il tesoro in questione non è altro che un cumulo di “reperti storici” della quotidianità salernitana: buste di immondizia, pannolini, bottiglie di vetro (infrante e non), resti di ombrelli ormai arrugginiti, confezioni di cibo, detriti vari. Un vero e proprio mondo sommerso fatto di rifiuti – e di cui Cronache si è occupato già nelle scorse settimane – riemerso grazie alla calura estiva che altro non ha fatto che prosciugare l’acqua piovana che nel corso dei piovosi mesi scorsi si è accumulata nella fontana a cascata progettata da Oriol Bohigas. Insomma, uno spettacolo non proprio edificante anche in considerazione del fatto che si tratta di una installazione a pochissimi passi da quello che dovrebbe essere il più importante albergo cittadino. Eppure sembra passato un secolo da quando, il 18 settembre 2007, il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca tagliò il nastro dell’opera nell’ambito dell’annuale consueto piano di opere pubbliche da inaugurare per San Matteo: per diversi mesi l’acqua zampillò allegramente – anche se in qualche caso più che acqua, è uscita della melma – dalla fontana, poi più nulla se non un triste recipiente coi rubinetti chiusi, ma ugualmente colmo di pioggia in cui qualche cittadino non proprio ligio al proprio dovere civico ha deciso di nascondere i propri rifiuti. Un po’ come si fa con la polvere sotto il tappeto in casa. Basti pensare che gli skaters salernitani che si dilettano a fare le loro acrobazie con gli skatebord nella zona di lungomare Tafuri, spesso e volentieri si sono armati di ramazza e paletta e hanno pulito da soli il letto di cemento per poter avere uno spazio pulito e soprattutto sgombro di pericoli nel quale esibirsi. Ma, inciviltà dei cittadini a parte, per la fontana del Grand Hotel c’è un sostanziale problema di manutenzione. Quest’ultima fu affidata alla Salerno Sistemi da una delibera di giunta comunale (alla partecipata del Comune di Salerno fu affidato l’intero servizio di manutenzione delle fontane monumentali e dei fontanini della città), ma a quanto pare qualcosa è andato storto fino a giungere alla trasformazione di un’opera di arredo urbano in una pattumiera. Ben presto, però, il problema potrebbe essere risolto alla radice: no, non con la cura e il ripristino della fontana monumentale di Oriol Bohigas, ma con la sua definitiva eliminazione. Come? Con lo sfondamento viario della LungoIrno che dovrebbe cambiare totalmente il volto alla zona e spazzare via quello che attualmente c’è, fontana compresa. Ma fino ad allora la situazione potrebbe restare invariata con una discarica in pieno centro cittadino e nessuno che si occupi né di non sporcarla né di ripulirla. Sempre che non intervenga la pioggia a nascondere lo scempio.