Andrea Pellegrino
L’amministrazione comunale chiede il conto ad Equitalia. Così come è avvenuto già in altri comuni, anche Salerno attiverà, nel corso di quest’anno, un accertamento nei confronti dell’ex Equitalia per verificare la congruenza dei dati tra dare ed avere durante il periodo in cui l’agenzia provvedeva alla riscossione dei crediti per conto di Palazzo di Città. «Nel corso del 2018 – si legge nella relazione allegata al conto consuntivo approvato qualche giorno fa dalla giunta comunale – saranno avviate le procedure atte a chiedere conto dell’attività svolta sulle partite iscritte nei ruoli del Concessionario pubblico Agenzia della Riscossione spa (ex Equitalia spa), così come fatto da altri Comuni negli ultimi anni. L’attività ricognitoria, svolta anche mediante l’ausilio di un soggetto esterno, consentirà di definire in maniera puntuale eventuali responsabilità nell’attività svolta». Allo stato, il bilancio del Comune di Salerno conta crediti (di dubbia esigibilità) per oltre 150 milioni di euro. Somma che è stata accantonata in fondo vincolato, il cui recupero appare sempre più difficile. Gli stessi revisori dei conti hanno segnalato più volte, tra le criticità, l’ammontare sempre elevato di residui attivi. Spese legali, invece – sempre secondo il conto consuntivo – per oltre 7 milioni di euro. In controtendenza, invece, gli incassi per la tassa di soggiorno. Pesano non poco sui conti gli impianti sportivi della città. Il Comune, infatti, ci rimette 2 milioni e 200mila euro, rispetto ai soli 500mila euro incassati. “Appena” 600mila euro la perdita sui teatri che costano complessivamente 4 milioni e 700mila euro, la cui copertura, quasi completa, da qualche anno è garantita dai fondi trasferiti dalla Regione Campania di Vincenzo De Luca. Rispetto ai 430 mila euro previsti, il Comune ne ha incassati 730 mila euro. Sfiora i 70mila euro, invece, la spesa di rappresentanza: 31mila euro sono stati utilizzati per convegni e congressi che si sono svolti a Palazzo di Città l’anno scorso. Il conto consuntivo – che ora dovrà passare all’esame del Consiglio comunale – si chiude con un disavanzo di circa 8 milioni di euro che dovrà essere ripianato nell’esercizio finanziario in corso.