E’ stata calendarizzata il 29 aprile la discussione in Parlamento sul disegno di legge di Calderoli, che definisce le linee guida per attivare la contrattazione tra Stato e Regioni al fine di ottenere l’autonomia, immediatamente su 184 funzioni, una volta attivati i Livelli Essenziali di Prestazioni (LEP), su 500 funzioni. Per Roberto Fico, intervenuto ad un incontro organizzato dal gruppo territoriale di Salerno ci sono pochi dubbi, l’autonomia sarebbe un peggioramento di tanta parte del Paese, sia delle Regioni che l’hanno ottenuta che di quelle che l’hanno subita. “E’ una scissione camuffata da autonomia differenziata, subito dopo l’approvazione del testo Calderoli, provvederemo a compulsare tutti i presidenti di Regione a fare ricorso, il cosiddetto “ricorso in via principale” di una o più regioni, che per legge può essere opposto, in primis la Sardegna(il presidente della regione Sardegna è la neo eletta ex sottosegretaria Todde), ma chiederemo anche alla Campania e a tutte le regioni d’Italia, non solo del mezzogiorno. Oltre a questo, va tentata anche la raccolta firme per un referendum, lo stesso atto di avviare una raccolta firme in tutta Italia decelererà naturalmente il percorso di autonomia delle regioni, che ne dovranno attendere l’esito; anche quella del referendum sarebbe una mossa importante.” Ma Fico continua con gli esempi, “Il mondo dell’istruzione italiana deve mobilitarsi, non ha senso che un assessore regionale faccia i programmi scolastici di una regione, in un mondo fortemente globalizzato. Poi le regioni potranno fare concorsi regionali per assumere i docenti, pagarli meglio e quindi avere i docenti più preparati. Insomma la mobilitazione della scuola a mio avviso è fondamentale”. Continua appassionato il già presidente della Camera dei Deputati “non dobbiamo preoccuparci di essere soli in questa battaglia politica, anche perché non lo siamo an esempio Commissione Europea e Banca d’Italia hanno già espresso preoccupazione per l’autonomia differenziata, insieme a Confindustria che ha espresso preoccupazione per gli sbilanci e per l’eccessiva burocratizzazione”. Arrivano anche chiare accuse all’esecutivo: autonomia differenziata e Premierato sono due riforme in contrasto tra loro, la Meloni e Fratelli d’Italia tradiscono il loro senso della Patria per ragioni di interesse politico”. non è stato meno interessante l’intervento del costituzionalista Massimo Villone “questa è la nuova Costituzione, la Costituzione della Destra, che ha raggiunto la quadra attraverso lo scambio autonomia differenziata(Lega)/premierato (Fratelli d’Italia). A questo punto Zaia ha dichiarato che il giorno dopo le votazioni europee, inizierà le procedure per l’autonomia del Veneto. Infatti ci sono 184 funzioni che possono essere attivate immediatamente, prima di riconoscere i LEP. Dunque i tempi sono stretti e va fatto il ricorso delle Regioni 60 giorni dopo l’approvazione, non si speri che la premier Meloni fermi questo percorsi perché vuole consolidarsi nel Nord e la presidenza del Veneto per il suo Partito.” In un incontro organizzato da Virginia Villani e dal gruppo territoriale di Salerno hanno preso parte anche il Senatore Anna Bilotti, il Senatore e giurista Francesco Castiello. L’incontro è stato Moderato dal dott. Nicola Provenza, già parlamentare del Movimento 5 Stelle.
Davide Gatto