di Brigida Vicinanza
Potrebbero essere salvi i posti dei dipendenti delle sale bingo di Pastena e Fratte. Tiene ancora banco la questione della chiusura delle due sale bingo a Salerno, che a inizio mese avevano annunciato la chiusura. Un duro colpo per i circa 120 lavoratori e per altrettante famiglie. All’inizio del mese, infatti, la Oper Bingo Italia spa aveva dato comunicazione, alle segreterie nazionali e provinciali dei sindacati e al Ministero del lavoro, dell’avvio della procedura di riduzione del personale in base alla legge 223 per crisi aziendale. Un provvedimento che interessa le sedi di Roma, Viterbo, Lecce, Rieti, Parma e a quanto pare fino a poco fa anche Salerno. Proprio nel capoluogo campano sarebbero state due le sale bingo che, da qui a breve, avrebbero chiuso i battenti: sia quella di Pastena che quella di Fratte. Una decisione motivata con la registrazione di un trend negativo per quanto riguardava gli introiti, nonostante solo di recente fosse stato diramato un avviso con il quale si plaudeva gli ottimi risultati raggiunti dalla società nel secondo trimestre dell’anno. Le segreterie nazionali e i sindacati a difesa dei dipendenti si erano infatti immediatamente attivate per chiedere un incontro e aprire un tavolo istituzionale che avrebbe permesso di fare ricorso a tutte le opportunità per scongiurare questa chiusura e quindi per registrare soltanto altre famiglie sul lastrico. Condizionale doveroso ad oggi, in quanto nella giornata di mercoledì infatti, dopo averla poi ottenuta, si è tenuta la riunione ministeriale a Roma, dove hanno partecipato i sindacati dei lavoratori e la stessa società proprietaria delle due sale a Salerno. Avrebbero dovuto presentare un nuovo piano aziendale per salvare i posti di lavoro e i dipendenti, ma pare che ci sia stato soltanto un incontro di conoscenza tra le parti e che la società abbia preso l’impegno di mettere in campo un nuovo piano aziendale. Le motivazioni alla base della “fuga da Salerno” non dovrebbero però andarsi a ricercare nel fattore economico, in quanto pare che le due sale bingo non avrebbero avuto problemi di questo tipo alla base. Ma probabilmente la Oper Bingo avrebbe voluto soltanto cambiare la sua strategia e puntare quindi altrove. Di qui, poi, l’impegno a valutare un nuovo piano aziendale e la volontà di continuare ad investire sul territorio salernitano, salvando così comunque i posti di lavoro. Al centro della discussione, però, anche le Fonderie Pisano e il loro risalto mediatico dell’ultimo periodo, data la questione che ancora non si è risolta per quanto riguarda l’opificio e il tiro alla fune tra operai, comitati e la stessa proprietà. Probabilmente la vicinanza della sala bingo di Fratte proprio all’opificio potrebbe aver “intralciato” qualcosa. Ma anche questo sarebbe stato da approfondire durante la giornata di mercoledì ma che è rimasta soltanto tra le parole e non nelle motivazioni che avrebbero spinto la società ad abbandonare il territorio. Per ora, più di 120 dipendenti però sperano che tutto possa risolversi al meglio, in quanto la preoccupazione esiste. Bisognerà quindi attendere l’inizio della prossima settimana per la presentazione del nuovo piano aziendale da parte della società e lì insieme ai sindacati si dovrà scegliere se accettare o meno le nuove condizioni e a quanto pare già dalla fine della settimana prossima, i dipendenti potranno conoscere il loro destino, visto che per ora sono con il fiato sospeso.