di er.no.
Il salernitano Vittorio Cicalese eletto nella segreteria nazionale della Federazione Giovani socialisti. Attualmente presidente regionale della Fgs Campania, Cicalese lavorerà al fianco di Enrico Maria Pedrelli, il nuovo segretario Fgs nazionale. Per il giovane salernitano deleghe ai diritti civili, politiche sociali e allo sport. Ruoli tematici che già sul territorio salernitano e regionale hanno visto l’impegno in prima linea del 28enne, che ottiene un ulteriore riconoscimento per il lavoro svolto in questi anni in virtù di una proficua collaborazione già avviata negli scorsi mesi proprio con il nuovo segretario nazionale e buona parte della nuova segreteria nazionale. «Sono fiero di questa elezione in segreteria perché il lavoro della Campania, isola felice del socialismo italiano e della provincia di Salerno, che di quest’isola ne è capitale, ha dato i suoi frutti con un ruolo che non riguarda soltanto me, ma coinvolge un’intera comunità di giovani socialisti che in ogni provincia della Campania si sono avvicinati a questa splendida palestra politica che è la giovanile socialista – ha dichiarato Vittorio Cicalese – Abbiamo ancora tanto da fare, c’è bisogno di lavorare duramente per garantire coesione territoriale e condivisione di un percorso di idee che poi, inevitabilmente, dovranno essere tradotte in azioni concrete. La stessa base che, fortunatamente, accomuna tutti i componenti di questa segreteria nazionale, ai quali auguro un buon lavoro e confermo il mio sostegno per eventuali iniziative di portata locale o nazionale». E sulle deleghe dice: «Sono particolarmente soddisfatto. I diritti civili e le politiche sociali rappresentano due dei temi più cari all’idea politica che ho l’onore e l’onere di rappresentare. Entrambe hanno un fattore comune: la possibilità. Garantire il sostegno a chi, per motivi diversi, necessita di supporto per far valere i propri diritti, è fondamentale sia se parliamo di giustizia sia se parliamo di famiglia sia se parliamo, paradossalmente, di sport. Proprio quest’ultima delega, a me particolarmente cara, è da anni stata collegata proprio con le politiche sociali perché lo sport non è più una pratica comune ma è ormai diventato un privilegio per pochi. Proprio per questo, come abbiamo fatto e faremo, è necessario dare a tutti la possibilità di praticare attività sportive che possano avere anche un ruolo d’integrazione sociale, con un percorso ludico- ricreativoeducativo, che possa consentire a chiunque lo pratichi di trarre benefici psicofisici e sociali, sentendosi parte della comunità e non emarginato aprioristicamente»