Election day sarà. Sette regioni, tra cui la Campania ed oltre mille comuni d’Italia andranno alle urne insieme a maggio. Il via libera è arrivato ieri dalla commissione bilancio di Palazzo Madama che ha approvato l’emendamento alla legge di stabilità che vede tra i primi firmatari i senatori del Partito democratico Andrea Marcucci e Franco Mirabelli.
Tranne colpi di scena, insomma, alle urne si andrà a maggio, con buona pace di chi è ancora alle prese con trattative ed incontro per quadrare il cerchio all’interno delle rispettive coalizione. In Campania si slitta da marzo a maggio, con i consiglieri regionali che resteranno, dunque, in carica per altri due mesi. Ma sarà soprattutto il Partito democratico a respirare maggiormente, soprattutto in considerazione delle frenetiche trattative ancora in corso. Ma slittamento o no delle elezioni, per De Luca e Cozzolino si va avanti spediti. Dai rispettivi entourage si apprende infatti che la campagna elettorale per le primarie continua come da calendario. Ma contestualmente allo slittamento delle elezioni regionali, anche quello delle primarie potrebbe essere dietro l’angolo.
Ed ecco, invece, i Comuni che andranno al voto in primavera: Amalfi (recentemente commissariata), Angri, Casal Velino, Castel San Giorgio, Cava de’ Tirreni, Celle di Bulgheria (la scorsa volta non si raggiunse il quorum), Eboli, Ispani, Laurino, Lustra, Maiori, Pertosa, Positano, Postiglione, San Giovanni a Piro, San Gregorio Magno, San Marzano sul Sarno, San Valentino Torio, Sant’Angelo a Fasanella, Sassano e Sicignano degli Alburni.
(andpell)