Il ministero dell’Ambiente ha trasmesso l’autorizzazione al dragaggio del porto di Salerno, a seguito del parere favorevole della Commissione per le Valutazioni di Impatto Ambientale (Via) al monitoraggio effettuato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale per dare esecuzione alle prescrizioni precedentemente avanzate a luglio del 2017. L’adempimento in tempi rapidi alle numerose prescrizioni formulate dalla Commissione Via è stato possibile grazie alla collaborazione con la Stazione Anton Dohrn, che ha lavorato con la supervisione di Arpac. Intanto, nei prossimi giorni, l’Adsp del Mar Tirreno Centrale sottoscriverà la convenzione con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la erogazione dei fondi necessari per la realizzazione dell’opera. Si potrà così procedere, si legge in una nota, alla operazione propedeutica della prospezione degli ordigni bellici ed alla indizione della gara per la esecuzione dei dragaggi. Il dragaggio riguarda una quantità di sabbie pari a 3 milioni di metri cubi, per un costo di 38 milioni di euro, con il risultato di portare il fondale del porto ad una profondità di 14,50 metri. La notizia del via libera da parte del ministero è accolta con soddisfazione dal presidente dell’Authority, Pietro Spirito (foto a destra), che conferma quando detto in passato. “Le operazioni di dragaggio inizieranno non prima della fine dell’anno anche se, essendo giunto adesso il via libera, è più facile pensare che si parta nel 2019”. Quanto agli effetti il presidente parla, come sempre, di “grande opportunità per il porto di Salerno perché grazie all’approfondimento dei fondali sarà possibile far arrivare navi di grande pescaggio, sia commerciali che turistiche, e accrescere il fatturato complessivo dello scalo”. Sulle preoccupazioni sorte il presidente quasi glissa spiegando che “tutte le autorizzazioni sono state concesse dopo attente verifiche di conseguenza i lavori saranno effettuati in condizioni di massima sicurezza”.
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