De Simone e Mari: abbraccio a Fico, patto per le regionali - Le Cronache Attualità

di Erika Noschese

Il Movimento 5 Stelle è già in piena campagna elettorale ma, per ora, l’argomento nomi resta off limits. Nessun passo avanti rispetto a un ipotetico candidato alla presidenza della Regione Campania, anzi la volontà e la necessità di rispettare quell’ampia coalizione che oggi si sta provando a mettere in piedi, ad una sola eccezione: il presidente uscente Vincenzo De Luca non può essere parte integrante di questo campo largo che, per anni, seppur per strade autonome, si è opposto alla sua azione amministrativa regionale. Ieri a Salerno si è tenuta la riunione provinciale che ha visto la presenza dell’ex parlamentare Roberto Fico, in pole position quale candidato governatore. Un nome che, unitamente a quello dell’ex ministro Sergio Costa, potrebbe essere accolto di buon grado dal Pd per uscire dall’imbarazzo della querelle con De Luca. Ad aprire i lavori, che hanno visto la partecipazione di numerosi attivisti e ben cinquanta interventi circa, è stato il leader nazionale Giuseppe Conte che, attraverso un video messaggio, ha voluto salutare e ringraziare la provincia di Salerno: «Care amiche e cari amici di Salerno città e provincia, so che siete riuniti per un confronto a livello provinciale, un’importante occasione per scambiare valutazioni sul processo costituente Nova che abbiamo avviato. Un percorso ricco di proposte, idee e obiettivi strategici, che dobbiamo continuare a sviluppare. Abbiamo già introdotto modifiche statutarie, ma c’è ancora molto lavoro da fare per realizzare i progetti approfonditi e puntuali emersi dal processo costituente», ha dichiarato il presidente del Movimento. L’ex premier ha poi sottolineato che «questo incontro è un’opportunità per discutere del percorso politico che ci attende in vista della campagna elettorale regionale. Come Movimento 5 Stelle, dobbiamo far sentire la nostra voce. La comunità campana, e in particolare quella salernitana, ha bisogno di risposte, di chiarezza, di una forza politica concreta e incisiva. Per questo è fondamentale il dialogo e l’ascolto delle comunità locali: un progetto politico serio per la campagna elettorale regionale deve partire dalle esigenze reali dei cittadini – ha aggiunto Conte – Lavoriamo insieme per rafforzare la presenza del Movimento 5 Stelle in Campania, una regione fondamentale anche nel contesto nazionale». Un incontro, quello di ieri, che mette le basi per costruire un programma elettorale che, come ha sottolineato Roberto Fico, vedrà tra le priorità il diritto alla salute e quindi il potenziamento della sanità pubblica, un tema che tutti segnalano come cruciale. Il pentastellato crede molto nel campo largo e, a prova di ciò, la presenza del deputato di Alleanza Verdi Sinistra Italiana Franco Mari che ha accolto con un abbraccio Fico e Andrea De Simone, responsabile dell’organizzazione in Campania per Sinistra Italiana. «Affronteremo anche il problema dei trasporti, con particolare attenzione alle aree interne, perché il diritto alla mobilità deve essere garantito a tutti i cittadini campani. Parleremo inoltre del diritto allo studio e del diritto alla cultura, elementi fondamentali per il futuro di questa regione – ha aggiunto Fico – Il Movimento c’è e sta lavorando affinché possa ottenere un ottimo risultato alle elezioni regionali. Saranno sempre i cittadini campani, con il loro voto libero, a decidere a chi affidare la guida della regione». L’ex parlamentare ribadisce anche il no al terzo mandato ed apre a una coalizione ampia ma, ha chiarito, «al momento non ci sono nomi sul tavolo, perché la nostra priorità è costruire il percorso, l’alleanza e definire le tematiche. I nomi verranno solo in un secondo momento: parlarne oggi, a febbraio 2025, non ha alcun senso. Ciò che conta davvero è la coalizione che vogliamo costruire. Una volta definita, affronteremo le questioni centrali come sanità, trasporti, ambiente e scuola. L’importante è creare una coalizione solida, partecipata e collegiale, che includa anche la società civile, i progressisti e i riformisti». E sul presidente uscente taglia corto: «Non do alcun giudizio», ha detto Fico. «Campo largo, dibattito, riunioni: questa è la quarta delle cinque assemblee provinciali e, naturalmente, Salerno rappresenta per noi una tappa fondamentale. Affronteremo i temi con i territori, sui territori e per i territori, perché questo è per noi essenziale. Oltre 2.000 persone hanno già dato il loro contributo al programma partecipato avviato questo mese, e successivamente ci confronteremo con le altre forze politiche per costruire questo campo largo», ha dichiarato il coordinatore cittadino Salvatore Micillo, ribadendo che prima dei nomi c’è il programma e ci sono le persone. «Ne parleremo quando avremo definito un programma chiaro e un’alleanza progressista, come delineato da Nova lo scorso dicembre. I nomi arriveranno dopo, perché devono essere espressione di quel programma», ha aggiunto Micillo, ribadendo che il Movimento resta, come sempre fatto in questi dieci anni di governo regionale, opposizione a De Luca. «I nostri temi sono stati poco considerati da questa amministrazione, ma la questione De Luca ci interessa relativamente poco: il nostro obiettivo è portare avanti battaglie e programmi in netta controtendenza rispetto a ciò che è stato fatto negli ultimi dieci anni. Un esempio su tutti: la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha richiamato l’attenzione sulla Terra dei Fuochi, un problema che in dieci anni il presidente De Luca non ha mai affrontato, arrivando persino a negarne l’esistenza». Sulla stessa linea anche la coordinatrice provinciale Virginia Villani: «Da tempo stiamo cercando di dialogare con le altre forze politiche che condividono i nostri stessi valori e che sono orientate verso scelte che, spero, ci guideranno al governo della regione. Stiamo lavorando con loro in modo collaborativo, trasparente e leale. Le nostre alleanze si basano sempre sulla condivisione di un programma elettorale. Se ci saranno convergenze su questi temi, non mettiamo limiti. Con De Luca? Assolutamente no. E su questo posso affermarlo senza timore di smentita: De Luca non è un nostro interlocutore». Quella di ieri, come conferma anche l’ex deputata, è stata una giornata fondamentale, un banco di prova ma, ha voluto chiarire, «la partecipazione, nonostante le difficoltà degli ultimi tempi, mi sembra addirittura aumentata, anche in termini di qualità del dibattito. Ciò che conta è che partiamo dall’ascolto delle esigenze della nostra comunità per costruire un progetto condiviso, che dia speranza e ridisegni un futuro migliore». E chiaramente, un lavoro importante che guarda anche alle comunali in programma, quest’anno, a Cava de’ Tirreni e ad Angri e, prossimamente, a Salerno città.

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