di Andrea Pellegrino
Il ricambio per via dinastica a Palazzo di Città pare che non abbia fatto piacere ad alcuni esponenti della maggioranza consiliare. Si dice, infatti, che alla notizia di una possibile candidatura a sindaco di Piero De Luca, primogenito dell’ex sindaco ed attuale governatore della Campania, un gruppo di consiglieri comunali di maggioranza abbia fatto sentire la propria voce. Si parla, addirittura, di un vero e proprio incontro per preparare le contromosse nel caso in cui la candidatura di Piero De Luca dovesse essere ufficializzata. D’altronde è facile immaginare il malumore interno, soprattutto da parte di chi attende di fare, in questo momento, il salto di qualità. A partire da alcuni assessori comunali a finire a consiglieri che si sono visti preclusi anche la possibilità di entrare in giunta, ora che lasceranno – forse a settembre – Franco Picarone e Luca Cascone che da giugno siedono tra i banchi del Consiglio regionale. La mappa consiliare riporta, quindi, non pochi scontenti che vedrebbero di buon occhio una proposta Napoli. Tra l’altro si dice che l’attuale facente funzioni non stia con le mani in mano. Anzi, Enzo Napoli nelle ultime settimane pare abbia imbastito una rete di contatti ed attende (e spera) l’investitura ufficiale come prossimo candidato sindaco della città di Salerno. Una ipotesi che potrebbe concretizzarsi solo a fronte di una situazione di emergenza. Infatti se non dovesse passare la linea De Luca jr, il cerchio magico deluchiano sarebbe pronto a rigiocarsi la carta Bonavitacola. L’attuale vicepresidente della Regione Campania potrebbe così essere l’uomo della “sintesi” in caso di una rottura interna all’attuale maggioranza. In aula consiliare l’ex deputato democrat gode, infatti, dell’appoggio di un discreto numero di consiglieri comunali, tra cui l’unica donna dell’assemblea Rosa Scannapieco. Prima tappa, però, resta la nuova distribuzione delle deleghe che lasceranno Picarone (attività produttive) e Cascone (trasporti e viabilità). E già in questa occasione in maggioranza potrebbe esserci la prima resa dei conti. Inoltre, c’è anche da trattare con il Partito socialista, sacrificato alla vigilia della sentenza che ha fatto decadere Vincenzo De Luca dalla carica di primo cittadino di Salerno