di Luca Capacchione
Dopo l’allarme lanciato dalla sindaca Cecilia Francese sulla questione ospedale di Battipaglia, relativamente al reparto di Ostetricia e Ginecologia, sulla carenza di personale infermieristico e di operatori socio-sanitari, ad intervenire sono anche i sindacati. Raggiunto telefonicamente dalla redazione di Cronache, il primario del reparto, il dott. Auriemma, ha preferito non rilasciare dichiarazioni, confermando semplicemente la carenza di medici e chiedendo alla sindaca, come parte politica, di spiegare la situazione. Responsabilità di comunicare con la stampa lasciata ai vertici ASL. Ancora una volta riflettori puntati sull’ospedale di Battipaglia per la mancanza di personale. Una problematica che grava da troppo tempo sul presidio ospedaliero a più riprese denunciata dalla CISL FP “ma purtroppo totalmente disattesa dalla direzione strategica generale dell’ASL Salerno – si legge nella nota inviata dai delegati sindacali del presidio Silvano Vece, Pasquale Solimeno e Gaspare Pepe – poiché agli innumerevoli solleciti non abbiamo avuto ancora risposte”. Ciò a far da eco alla mozione presentata dalla maggioranza in consiglio comunale. “La situazione andrà aggravandosi a breve a causa della obbligatoria necessità di programmazione per lo smaltimento delle ferie estive. Quindi si avranno grosse difficoltà a reperire il personale per garantire la copertura dei turni di lavoro sulle 24 ore continuative con conseguente impossibilità nella garanzia dei livelli essenziali di assistenza anche alla luce del fatto che già nell’attuale quotidianità il personale è allo stremo delle forze e spesso non si riesce a garantire il riposo e quindi diventa veramente difficile andare avanti con questa situazione. Possiamo dire che piove sul bagnato – continuano i delegati Vece, Solimeno e Pepe – perché in estate l’afflusso di utenza in questo ospedale aumenta in maniera direttamente proporzionale all’affluenza di turisti e per il rientro di cittadini residenti ovvero nativi del luogo provenienti da altre regioni”. “Soprattutto per tutti i vacanzieri, ovviamente anche per una posizione di passaggio e di transito poiché quello battipagliese è l’ospedale che raccoglie più accessi al pronto soccorso di questa di questa utenza che confluisce soprattutto in estate. La difficoltà di garantire i livelli essenziali di assistenza e la qualità e quantità delle prestazioni nell’ordinario si acuiscono gravemente poiché l’aumento della richiesta sanitaria è esponenziale, soprattutto in questi tre mesi estivi e le difficoltà a gestire l’attuale situazione si evidenzierà maggiormente. Una riorganizzazione delle attività, ovviamente programmando i percorsi per contrastare tali evidenti in tempi utili sarebbe un obbligo della direzione strategica. Arrivare all’inizio dell’estate senza aver individuato scelte organizzative mostra la totale disattenzione della direzione strategica aziendale sui bisogni delle comunità di riferimento poiché se Battipaglia piange Eboli, Roccadaspide, Polla, Sarno, Nocera, Oliveto, Sapri, Vallo, Agropoli, Pagani, Scafati e tutte le strutture sanitarie dell’ASL Salerno non ridono”, concludono i rappresentanti sindacali.