di Erika Noschese
E’ partita da Salerno una delle diffide per il premier Conte e i ministri Matteo Salvini e Danilo Toninelli. Come preannunciato, il collettivo Move To Resist, guidato dal salernitano Antonio Nigro e la sezione cilentana di Potere al Popolo ieri mattina si sono recati presso la Prefettura di Salerno per diffidare gli “autori” del decreto sicurezza e chiedere che Salerno apra il porto ai 49 migranti che da più di due settimane sono a bordo delle Ong Sea Watch e Sea Eye, in attesa di un Paese che li accolga. Come facilmente prevedibile, la notizia della diffida ha presto fatto il giro del web, tanto che i militanti sono stati accolti dalla Digos per controllare i documenti e scortarli fino all’ufficio protocollo. Intanto, il docente universitario Gennaro Avallone ha dato inizio ad una vera e propria campagna che ha come unico obiettivo l’annullamento del decreto sicurezza, con una mobilitazione massiccia da parte di singoli cittadini, sigle o associazioni. Salerno, nel frattempo, si spacca tra favorevoli e contrari al decreto sicurezza, tra chi incita il sindaco Napoli alla disobbedienza e chi, invece, pretende il rispetto della legge. Al omento un’unica certezza: persone in alto mare continuano a rischiare la vita, giorno dopo giorno. Porti chiusi o aperti, l’importante è salvare vite umane.