di Andrea Pellegrino
Sala gremita nel regno di Vincenzo De Luca. Dante Santoro vince la sfida e regala al sindaco di Napoli Luigi de Magistris un Polo Nautico stracolmo. Tutti in attesa di conoscere il pensiero del primo cittadino partenopeo sul referendum. Ma prima, de Magistris non si sottrae a qualche battuta su Vincenzo De Luca: «Sono distante oceani dal modo, dal metodo, dal contenuto e dalla forma con cui il presidente della Regione, soprattutto in questo periodo, sta facendo politica e non solo. Quella non è politica: per quanto mi riguarda, è istigazione al clientelismo e al voto di scambio». «E’ talmente evidente ed inequivocabile che quel linguaggio andrebbe stigmatizzato – aggiunge de Magistris – e invece vedo che il presidente del Consiglio nonché segretario nazionale del Pd, e quindi anche segretario di De Luca, dice che il governatore maestro di legalità; quindi ognuno ha il proprio concetto di legalità evidentemente in questo Paese ma a Napoli è un po’ diverso». Quanto all’esposto presentato in procura a Napoli da esponenti del Movimento Cinque Stelle, «posso dirvi che gli esposti, quando si fanno, evidentemente si hanno dei motivi per farli. Ma per queste ipotesi di reato si può procedere anche di ufficio, non c’é bisogno né della querela, né della denuncia, né della segnalazione». Ad introdurre il dibattito, Dante Santoro, consigliere comunale e promotore dell’iniziativa ieri mattina con il sindaco de Magistris. «Abbiamo un sindaco in carne ed ossa oggi a Salerno», riferendosi all’assenza ormai quotidiana del primo cittadino Enzo Napoli. Poi il consigliere prosegue: «Siamo qui per ribadire il nostro no, in una città completamente asservita a questa riforma costituzionale. Il sapore della libertà però è migliore di qualsiasi frittura di pesce che potrebbero offrirci in giro. Questa è la prova di libertà che sta dando la città di Salerno; questa folta presenza è l’esempio che c’è chi ha un’idea comune e vuole essere libero». Santoro continua: «Siamo per il no perché pensiamo che questa riforma in realtà ci sta ponendo un solo vero quesito: vogliamo cedere questa ultima parte di potere a questo sistema di poteri? Basta firmare cambiali in bianco, basta cedere i nostri diritti a questo governo non eletto dai cittadini». «Vedo una grande partecipazione libera, sincera e vera e questo mi ha fatto molto piacere – conclude Santoro – Ho visto pochi eventi convinti sul no, ma noi la pensiamo così: chi se la sente partecipi e questa è la più grande risposta per la Campania a tutte quelle parole che abbiamo ascoltato in questi giorni. Ora sappiamo che c’è anche una parte sana in questo territorio». Incalza il sindaco di Napoli: «Noi stiamo costruendo l’altro Mezzogiorno, un’altra politica che è la politica che disegna la costituzione repubblicana. La costituzione è stata già attaccata e violentata ora stanno dando solo la botta finale. Possiamo dire con questa riforma il popolo avrà più sovranità? No, sarà esattamente il contrario».