di Francesco Carriero
Parco Scientifico Tecnologico di Salerno, soci non pervenuti. Si addensano nuvole nere sul futuro dei diciannove lavoratori, che dopo cassa integrazione e mobilità, vedono la partecipata messa in liquidazione, tra l’assordante silenzio dei soci di maggioranza, Comune di Salerno ed Unisa. Se da un lato la Camera di Commercio, che detiene quote dell’ente, non interviene visto anche l’incertezza dovuta al riordino delle sue funzioni, dal palazzo di Città, dopo l’interessamento e le promesse degli scorsi mesi, tutto rimane immobile, l’invito a prender parte all’assemblea dei lavoratori svoltasi nella mattinata di ieri nella sede della Cgil di via Manzo. Invito che non è stato accolto neppure dalla Fondazione Carisal e dall’Università degli Studi di Salerno, che ha già da tempo manifestato la sua intenzione di dismettere la partecipazione alla società; decisione sottolineata anche nel corso della riorganizzazione dei dipartimenti universitari, che al loro interno prevedono organi sussidiari al parco Scientifico tecnologico. Sembra proprio, quindi, che manchi la volontà di salvare dal naufragio una delle strutture d’eccellenza della nostra provincia, e far affondare con essa i diciannove lavoratori, che con rabbia chiedono che si faccia luce su come una macchina perfetta, dal capitale sociale multi milionario, si sia vista spogliata di tutte le risorse ed oggi sia sull’orlo del fallimento. Il parco inoltre gestisce ancora progetti per circa 3 milioni di euro, tesoro che potrebbe garantire mesi di funzionamento in attesa di soluzioni che possano salvare la struttura, legandola magari ad altri enti territoriali, come Campania Sviluppo. Qualche spiraglio di luce si intravede grazie all’interessamento di Regione e provincia: il consigliere regionale Giovanni Baldi, presidente della commissione Lavoro si è detto disponibile ad incontrare i lavoratori ed tutte le parti coinvolte nella vertenza per cercare soluzioni in tempi brevi. Sempre da Palazzo Santa Lucia il consigliere regionale Donato Pica, ha presentato un emendamento alla finanziaria regionale, firmato anche dal consigliere Anna Petrone, al fine di reperire fondi utili per salvare la partecipata. Oggi alle 13 Pica ed alcuni lavoratori incontreranno l’assessore Nappi in Regione per cercar 2di strappare” l’approvazione alla giunta.«L’ostacolo più grande – ha spiegato Pica – è costituito dall’enorme quantità di emendamenti presentati, quasi tutti legati ad altre tematiche. Per questo la giunta regionale ha costituito una sottocommissione con il compito di valutare la bontà di ogni emendamento». I lavoratori del Parco Scientifico Tecnologico, intanto, chiedono con forza che si faccia a breve chiarezza sul loro destino, senza ulteriori scarica barile tra amministrazioni, a suon di promesse disattese ed annunci a cui non hanno fatto seguito azioni concrete.