di Andrea Pellegrino
Ferragosto alle spalle, ora gli occhi tornano puntati a Palazzo di Città e a Palazzo Santa Lucia a Napoli. Da completare ci sono i puzzle degli incarichi regionali e le nomine in giunta a Salerno. Il tutto proiettato, su scala locale, alle prossime elezioni amministrative. Dopo San Matteo i partiti vogliono iniziare la campagna elettorale. Strada in discesa per la maggioranza, i problemi maggiori restano nel centrodestra, ormai suddiviso e spaccato in più fronti. Per gli attuali governati non si esclude che per il dopo De Luca, torni un De Luca. In particolare tra i più accreditati c’è Piero, primogenito dell’ex sindaco e attuale governatore della Campania, pronto a scendere in campo per salire sulla poltrona più ambita del Palazzo. Il nome circola già insistentemente da molto tempo ma ora pare che l’ipotesi si vada concretizzando. Superata la sfida familiare con il fratello Roberto (pare che per lui ci sia un altro incarico), per Piero De Luca la strada dovrebbe essere spianata. In calo ci sarebbero le quotazioni dell’attuale facente funzioni Enzo Napoli, seppur parte della maggioranza spingerebbe per una sua proposta. Ma se dovesse arrivare il placet di Vincenzo De Luca sul figlio Piero, per Napoli non ci sarebbero più speranze. Ma ad aprire la campagna elettorale della maggioranza dovrebbe essere il rimpasto che da qui a breve dovrebbe interessare la giunta, dopo la presa d’atto delle dimissioni di Luca Cascone e Franco Picarone, eletti in Consiglio regionale. Gli equilibri da mantenere sono tali che l’ipotesi che resta in campo pare che sia quella di spalmare le deleghe dei dimissionari (attività produttive e trasporti) agli altri assessori o ad alcuni consiglieri comunali, senza però toccare la giunta. Naturalmente resta in piedi anche la proposta di affidare gli assessorati scoperti ai due consiglieri più votati mentre sfuma l’idea di aprire all’esterno. Ma a preoccupare gli attuali consiglieri comunali sono le future liste. A quanto pare dovrebbe fare il suo ingresso, per la prima volta, anche il simbolo del Partito democratico, oltre che in piedi resteranno le civiche “Campania libera”; “Salerno per i giovani” e l’ormai storica e fortunata “Progressisti per Salerno”. Non tutti gli uscenti pare che saranno ricandidati. In corso c’è la volontà di “rinnovamento” e non tutti potrebbero trovare la propria collocazione. Pronto ad un passo indietro il consigliere comunale (delegato alla protezione civile) Augusto De Pascale che cederà il posto a sua moglie, già candidata al Consiglio regionale, che dovrebbe essere candidata con il partito socialista che dovrebbe perdere a sua volta l’attuale consigliere comunale Marco Petillo, pronto a cercare asilo in un’altra formazione. La lista del Psi sarà messa su da Silvano Del Duca e Enzo Maraio che già studiano le giuste mosse. L’attuale consigliere regionale Maraio, tra l’altro, sarebbe pronto anche alla scalata interna al partito. Dopo l’annunciato addio al Psi del deputato Marco Di Lello, ha fatto le valigie anche il coordinatore regionale Antonello Scuderi, entrambi in viaggio verso il Partito democratico. Ed in questa riorganizzazione Maraio potrebbe giocare la sua partita anche in prospettiva futura, in vista delle elezioni politiche. Tra gli alleati dell’attuale maggioranza comunale c’è da chiarire la posizione di “Verdi – Davvero” che potrebbe presentare la propria lista e riproporre quindi Gerardo Calabrese. Più a sinistra e senza l’accordo con i deluchiani si proporrà Sel, che sulla scia delle elezioni regionali si proporrà autonomamente. Ed il candidato sindaco più accreditato dovrebbe essere Franco Mari. Poi in campo ci sarà sicuramente la formazione del Movimento 5 Stelle che per ora è alla ricerca del suo candidato migliore da proporre alla città. Idee confuse, invece, nel centrodestra dove proliferano i partiti ed i movimenti. L’ultimo in campo è il Msi che si proporrà con lo storico simbolo e con propria lista. A lavorarci è Flavio Boccia, coordinatore regionale del partito della fiamma, nonché membro nazionale del movimento. Poi anche il nascente Movimento per Salvini vorrebbe fare il suo battesimo in campo con Rosario Peduto. In Forza Italia, invece, pare si faccia largo l’ipotesi Lello Ciccone, il già candidato al Consiglio regionale, alla ricerca di una collocazione politica e partitica. Restano ancora avvolte dal mistero le posizioni di Fratelli d’Italia ed anche dell’Udc, ora in rotta con il Partito democratico in Provincia.