La commissione finanze del Comune di Salerno approva l’aumento dell’addizionale Irpef che sarà discusso nel prossimo consiglio comunale di venerdì. Secondo la delibera di giunta numero 934 la tassa passa dallo 0,6% allo 0,8%. Un aumento dello 0,2% che porterà un gettito nelle casse comunali di diversi milioni di euro. Su questo punto maggioranza e opposizione, come al solito, si trovano in disaccordo. Secondo i consiglieri comunali del Pdl, infatti, le entrate che arriveranno da questo aumento saranno pari a circa 3milioni 325mila euro su due anni; cifre diverse quelle del presidente di commissione Nino Criscuolo che parla di 2milioni e 600mila euro, dati in questo caso confermati anche dall’assessore al bilancio Alfonso Buonaiuto. Come sempre saranno esenti dal pagamento dell’Irpef i contribuenti con reddito fino a diecimila euro annui.
Una decisione, quella di aumentare l’Irpef, presa ( si legge nella delibera) «per garantire il livello dei servizi di particolare rilevanza per la collettività quali servizi sociali, sicurezza, pubblica istruzione, manutenzione» tenendo conto degli ulteriori tagli del Governo stimati in altri 3milioni e 600mila euro.
Altro punto di disaccordo nel corso della riunione è stata la Tares. Ieri è stato approvato il regolamento della nuova tassa che andrà a sostituire la Tarsu (la cui applicazione potrebbe slittare al 2014). A detta dei consiglieri d’opposizione, l’aumento rispetto alla vecchia tariffazione sarà consistente, secondo i rappresentanti della maggioranza, invece, si tratterà soltanto di una modifica tra le varie voci, ma alla fine il risultato totale non sarà modificato di molto.
Pareri discordanti che verranno chiariti soltanto nel momento in cui arriveranno le prime bollette a casa e i salernitani si renderanno conto di quanto è il reale peso di tutti questi cambiamenti tariffari.
Restando sempre in tema di lavori in vista del prossimo consiglio comunale, ieri la commissione ha anche approvato la proroga dei termini per coloro che vogliano usufruire del condono fiscale. La nuova scadenza è stata fissata al prossimo 31 marzo.
Insomma, tutto approvato ma non vuol dire che non ci saranno ampie discussioni su questi argomenti nella mattinata di venerdì. L’opposizione, infatti, promette di dare battaglia (per quanto le è possibile).