Cocchino d'Eboli: scoprii Sottil e lo portai a Pagani - Le Cronache Salernitana

Enzo Sica

Parlare di Cocchino d’Eboli è come aprire una enciclopedia del calcio perchè di calciatori e allenatori ne conosce davvero tanti ed ha anche vinto molti campionati nelle società di calcio nelle quali ha svolto il suo proficuo lavoro di direttore sportivo. Se poi con lui si parla di Andrea Sottil, del tecnico che allenerà la Salernitana nel prossimo campionato di serie B, gli brillano gli occhi perchè conosce davvero bene il piemontese nativo di Venaria Reale: <Andrea è stato una mia scoperta e sono orgoglioso di dirlo perchè quando dieci anni fa lo chiamai per allenare la Paganese, dopo aver saputo che voleva fare esperienza anche al sud era ancora un illustre sconosciuto< In che senso, direttore? <Il suo lavoro di tecnico, dopo essere stato un grande difensore, lo svolgeva soprattutto in società del nord. Era a Cuneo quando mi misi in contatto con lui e mi fece capire, dai primi colloqui avuti, che voleva fare esperienze su panchine di società del sud dopo il calcio si vive in maniera diversa. Anche perchè aveva un obiettivo importante che era quello di rimanere nel mondo del calcio> Dunque questa sua intenzione lei la gestì in modo efficace? <Ricordo che ad ottobre del campionato di serie C 2014 – 2015 la Paganese aveva difficoltà ad emergere, c’era Cuoghi in panchina come tecnico, i risultati non arrivavano e la società Paganese decise di cambiare e chiamai Sottil per cercare di risollevare le sorti della squadra. Devo anche dire che in quel periodo incontrammo notevoli difficoltà economiche. Però tutta la rosa, compreso il tecnico, rinunciano a dei compensi proprio per permettere alla società azzurra di poter continuare il suo torneo in serie C nello stesso girone c’era anche la Salernitana> Cosa la colpì di Sottil quando lo chiamò e accettò questo incarico che si presentava, va detto, con mille difficoltà? <Il suo modo di essere, la sua signorilità, un grande uomo in poche parole che fu subito accettato dai tifosi azzurri che vedevano in lui un personaggio in grado di fare qualcosa di positivo per la causa della Paganese> Scommessa vinta, dunque, la sua? <Ma sì perché Andrea è un allenatore che non si tira mai indietro, cerca di allenare le sue squadre con grande raziocinio, cura i particolari e sono convinto che la Salernitana abbia fatto una grande scelta> Anche Petrachi diesse che lei giudica un direttore eccezionale? <E non potrebbe essere diversamente perchè è così. E’ una scelta consona al progetto Salernitana, ne sono convinto, visto che quando arrivano due persone di questo calibro in una società che, purtroppo, deve ricostruire la sua identità dopo la retrocessione dello scorso campionato allora non si può che plaudire a quanto fatto da Iervolino sperando, ovviamente, che le richieste di calciatori che faranno siano esaudite> Sottil poteva già essere l’allenatore della della Salernitana nella stagione 2015 – 2016, mi ha anche puntualizzato? <Guardi i bravi tecnici entrano subito nel mirino di società importanti. Andrea fu contattato da un altro grande direttore sportivo che è Angelo Fabiani che si trovava a Salerno proprio nella stagione successiva alla salvezza della Paganese. Poi no se ne fece nulla ma Sottil rimase al sud allenando e vincendo il campionato con il Siracsa prima di tornare a lavorare con squadre del nord. E mi ha fatto anche piacere che si sia ricordato del sottoscritto al termine della partita del Napoli, al Maradona, con l’Udinese (lui era ancora allenatore dei friulani nello scorso campionato prima di essere esonerato) ricordando i tempi di Pagani che sono stati per lui, penso, fondamentali e determinanti per poter arrivare anche a traguardi importanti come le serie A> Cocchino d’Eboli, invece, riparte ancora una volta dalla serie D e dalle nostre zone. Infatti è tornato in una società come la Nocerina che lui cercherà di rilanciare in maniera determinante? <Spero proprio di sì. Il mio è un lavoro difficile, dove si deve cercare di sbagliare il meno possibile. E io spero che allestendo una Nocerina di qualità si possano davvero raggiungere quei risultati che questa società e questa tifoseria meritano>