
Antonio Della Rocca
Un boato nella notte e Castel San Giorgio ripiomba nella paura. Una esplosione che ha mandato in frantumi il pesante portone d’ingresso del Municipio di Castel San Giorgio alle 2,05 della notte tra domenica e lunedì fa svegliare i residenti della centrale via Rescigno e della vicina via Tenente Bruno Lombardi, Corso Claudio e via Europa. Una esplosione che smentisce di fatto chi pensa che Castel San Giorgio sia una località tranquilla. Quei tempi purtroppo sono lontani, oramai in pensione!
Negli ultimi anni, invece il comune ai confini tra Valle del Sarno e Valle dell’Irno vive una realtà che tutti conoscono di spaccio incontrastato di droga ad ogni angolo di strada, di incendi notturni di auto, bombe carta a politici e amministratori senza che sia mai stato effettuato neanche uno straccio di arresto. Neanche per gettare fumo negli occhi. Niente di niente.
Ma neanche una stretta sui controlli, posti di blocco etc etc. Niente. Neanche la bomba carta che distrusse il portone d’ingresso del condominio dove abita la prima cittadina, appena due anni fa, ha avuto conseguenze. Anzi, nonostante filmati e qualche perquisizione, la vicenda si è chiusa con una richiesta di archiviazione.
E così a Castel San Giorgio si ha la sensazione netta di vivere nella terra di “nessuno” dove tutto è permesso e dove chi agisce minacciando a suon di bombe ha la certezza di farla franca.
Cinque anni fa viene incendiato il deposito comunale dei mezzi della nettezza urbana. Nessun colpevole
Pochi mesi dopo vengono dati alle fiamme i mezzi per la raccolta dei rifiuti. Nessun colpevole.
Due anni e mezzo fa una bomba carta fu lanciata ed esplose davanti al portone d’ingresso dell’abitazione del dottor Giuseppe Alfano, vice sindaco e più volte sindaco e consigliere comunale di Castel San Giorgio. Nessun colpevole.
Dopo sei mesi una bomba alla residenza della sindaca. Nessun colpevole.
Anni prima incendiata l’auto di un ex assessore. Nessun colpevole.
Ora la bomba direttamente nel cuore delle istituzioni. Come finirà? Si può essere facili profeti!
Già si parla infatti, di telecamere oscurate, di motorini senza targa e di un attentatore col casco integrale e quindi irriconoscibile.
E sembra proprio che sia così. Le telecamere che inquadrano la sede municipale pare siano state oscurate ad arte con l’ausilio di qualche strumento elettronico. Non così quelle lungo il corso principale del paese che però hanno ripreso un motorino che a quell’ora si allontanava dalla zona, ma senza targa e guidato da una persona che indossava un casco integrale. Insomma dai filmati poco più che nulla! E a quell’ora è difficile che ci possano essere testimoni. Anche se pare che il motorino fosse senza marmitta e quindi rumoroso. Lo era anche la moto enduro che scappava dalla casa della sindaca. Ma anche lì la pista non ha portato a nulla.
Insomma le premesse che anche quest’attentato resti senza colpevole ci sono tutte. E a nulla serve riflettere che in scadenza ci sono appalti milionari per la gestione della raccolta dei rifiuti, o per alcuni servizi legati al terzo settore specie quelli dei servizi sociali.
Intanto al Comune lunedì era tutto un via vai di carabinieri, Ris, giornalisti, telecamere e semplici curiosi. Chiuso il portone principale per la paura della caduta di calcinacci, operai al lavoro e conta dei danni che sono ingenti. Danneggiati anche i vetri delle abitazioni vicine e alcune insegne di negozi.
Il giorno dopo a Castel San Giorgio regna una strana atmosfera di desolazione e di impotenza. L’impotenza che sfiora la rassegnazione di uno Stato che da queste parti sembra essersi arreso alle bombe carta e alla delinquenza organizzata.