di Erika Noschese
Ultime ore di campagna elettorale per i candidati al Parlamento Europeo. A lanciare il suo personale appello al voto Gigi Casciello, candidato nel collegio sud con Azione che in queste settimane di intensa campagna elettorale non si è mai risparmiato, girando in lungo e largo le regioni del Mezzogiorno d’Italia per raccontare il suo impegno e il suo programma elettorale a favore dell’Europa ma anche e soprattutto dei giovani.
Casciello, ultimi giorni di campagna elettorale. Che clima si respira?
«La gente è legittimamente distratta, presa dai problemi della vita e così, inevitabilmente, avverte come lontane queste elezioni europee. La conflittualità tra i partiti, le inutili polemiche se sia stata più inopportuna e maleducata Giorgia Meloni o il presidente della Regione De Luca, non aiutano a restituire credibilità alla politica. Ecco perché nei miei oltre cento incontri, visitando le sei regioni della circoscrizione elettorale, ho cercato di spiegare perché è fondamentale andare a votare e cosa intendiamo fare noi di Azione in Europa e per l’Italia in Europa. Quindi se mi chiede quale sia il “clima” le dico di grande confusione e non aiuta gli italiani a capire quanto sia importante per la nostra vita mandare in Europa persone qualificate e non chi si lancia in slogan inutili e fuorvianti».
Quale il suo impegno per il Parlamento Europeo in caso di vittoria?
«A differenza di altri so bene che bisognerà mettersi subito a lavorare per avviare i dossier che portino a due principali obiettivi del nostro impegno in Europa: una politica estera unica per una difesa comune e una nuova politica agricola che concili i costi di produzioni con equità di prezzi di acquisto per i consumatori. E sopra ogni cosa l’attenzione che bisognerà porre perché dall’Europa arrivi il sostegno all’Italia per la sanità ma su questo non basterà cosa faremo nel Parlamento italiano ma che l’attuale maggioranza di Governo in Italia metta da parte la demagogia populista e si decida ad aderire al Mes. Tra l’altro il primo impegno del nuovo Parlamento europeo sarà la revisione dei trattati e per quanto mi riguarda credo che priorità assoluta vada data alla riforma del trattato di Dublino sulla gestione dell’immigrazione: l’Italia non può continuare a gestire da solo il flusso di immigrati che è praticamente quotidiano. Una cosa è la doverosa solidarietà e accoglienza ma poi la permanenza degli immigrati va gestita con tutti i paesi europei che dovranno accoglierne in gran parte e non deve essere solo un problema dell’Italia, primo approdo di chi scappa dalla povertà, dalle guerre e dalle dittature».
Quale risultato auspica per Azione?
«Noi abbiamo scelto la strada più complicata perché abbiamo fatto una campagna elettorale spiegando il programma e non affidandoci a spot e a polemiche inutili. E siamo più che fiduciosi. Ci confermeremo come unica forza politica che si candida nella consapevolezza che solo lavorando bene in Europa potremo favorire la crescita dell’Italia. E quindi avremo un grande risultato, ben oltre la soglia di sbarramento del 4%».
Decreto Salva Casa, cosa ne pensa?
«Innanzitutto il decreto salva casa non c’entra nulla con le elezioni europee ed è pura propaganda. Non si farà mai anche se dovesse essere approvato con il testo che arriverà sul tavolo del Governo. Ma non si farà mai perché non ci sarà nessuno disposto a predisporre i decreti attuativi. Quindi è pura propaganda elettorale nello stile di Meloni e Salvini e dei loro candidati che sperano di raccattare un po’ di voti raccontando un po’ di balle promettendo condoni a raffica».
Europee ma nel frattempo si pensa già alle Regionali: che ruolo giocherà Azione?
«Le elezioni regionali sono lontane. E’ ormai certo che non ci sarà il terzo mandato e quindi si chiuderà la stagione del deluchismo. Sarà una nuova stagione e dopo le europee ci metteremo a lavoro per creare un’alternativa finalmente credibile. Di sicuro Azione avrà un ruolo centrale e lo dimostreremo anche con il risultato che otterremo alle europee».
Da dove riparte il partito post voto?
«Azione non deve ripartire ma continuare il lavoro di radicamento sui territori anche con gli amici degli altri partiti e movimenti, a partire dai repubblicani e dai repubblicani europei, che insieme a noi stanno affrontando con entusiasmo e competenza questa campagna elettorale»
Appello al voto: perché scegliere lei? Perché votare Azione?
«Perché votare per me e per Azione? Innanzitutto perché da deputato credo di aver lavorato bene e con serietà. Mi limito a ricordare che grazie a un mio emendamento 60 Comuni del Cilento avranno finalmente il metano, poi il lavoro svolto da deputato e consigliere politico del ministro del Sud e della Coesione territoriale, Mara Carfagna. E grazie a quest’ultimo impegno ho chiesto e ottenuto il finanziamento di 62 milioni di euro per il completamento della Findovalle Calore e molto di più avremmo potuto fare a cominciare dal CIS Salerno, con circa 300 milioni di euro di finanziamento per interventi strutturali in città e provincia, se non avessero tolto la fiducia al Governo Draghi e se al principio la Regione non avesse rallentato il CIS.Per ultimo, in un tempo in cui si parla di politici fannulloni, mi fa piacere ricordare di essere stato uno dei parlamentari italiani più attivi con oltre il 93% di presenze e partecipazione con interventi, emendamenti, atti ispettivi e proposte di legge ai lavori della Camera dei Deputati. E se gli elettori riterranno di votarmi garantirò identico impegno. E con sincerità mi sembra abbastanza».