Con una lunga e dettagliata nota inviata oggi al Presidente della Regione Campania, On. Stefano Caldoro, – quale Organo di controllo e vigilanza sulle Fondazioni delegato dallo Stato a norma dell’articolo 14 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, nel rispetto delle previsioni del decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 2000, n. 361 – il prof. Renato Brunetta, nella sua qualità di Presidente della Fondazione Ravello, chiede all’organismo di palazzo Santa Lucia di mettere in atto, con la massima urgenza, ogni azione finalizzata ad assicurare il rispetto delle regole di funzionamento della Fondazione Ravello e di legge e, soprattutto, a garantire la immediata operatività e legittimità della stessa Fondazione, anche ricorrendo – laddove ritenuto opportuno e necessario – alla nomina di un Commissario. Ciò ai sensi dell’art. 25 cod. civ., del d.P.G.R.C. 22 settembre 2003 n. 619 e di tutte le leggi e regolamenti richiamati e collegati, secondo i quali la Fondazione Ravello, iscritta nel registro regionale delle persone giuridiche quale ente riconosciuto dalla Regione Campania, risulta sottoposta al controllo ed alla vigilanza della Regione stessa.
La richiesta giunge al culmine di un periodo istituzionale caratterizzato da vicende travagliate e da molte, evidenti e reiterate illegittimità, forzature ed anomalie giuridiche ed amministrative, createsi intorno al percorso di nomina del nuovo Presidente della Fondazione Ravello, allo scadere del mandato del prof. Brunetta, il cui incarico resta valido a tutti gli effetti fino all’insediamento legittimo del successore.
Tali illegittimità in contrasto con le leggi e lo statuto – secondo il presidente Brunetta – pongono la Fondazione Ravello in una condizione di assoluta precarietà e pericolo, mettendo a serio rischio la stessa organizzazione del prossimo Ravello Festival, che rappresenta il principale scopo fondativo di un organismo partecipato dalla Regione Campania.
Pertanto il presidente Brunetta auspica un pronto intervento della Regione Campania. La richiesta eventuale di commissariamento va intesa quale atto finalizzato ad evitare nocumento ad un’istituzione riconosciuta quale modello di efficienza e prototipo di gestione dei beni culturali. L’intervento del presidente Brunetta, coerentemente con la strategia culturale messa in atto nel corso degli ultimi tre anni dalla Fondazione Ravello, è mosso da interesse esclusivo nei confronti di Ravello e della sua visibilità internazionale, al di sopra di personalismi e polemiche che hanno inquinato, negli ultimi giorni, la vita della Fondazione Ravello in nome di discutibili interessi politici e di potere, che nulla hanno a che vedere con la cultura.