Biblioteca chiusa, l'attacco di Claudia Pecoraro - Le Cronache Salerno
Salerno

Biblioteca chiusa, l’attacco di Claudia Pecoraro

Biblioteca chiusa, l’attacco di Claudia Pecoraro

di Erika Noschese

Ad oltre 48 ore di silenzio, sulla chiusura della biblioteca provinciale di via Laspo finalmente qualcosa si muove e qualcuno inizia a far sentire la sua voce. Il senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone ha annunciato una interrogazione parlamentare al Ministro della Cultura per chiedere le motivazioni che hanno spinto l’ente Provincia a chiudere la struttura. «Presenterò una interrogazione parlamentare sulla chiusura della biblioteca provinciale. Ormai la Provincia di Salerno è una Istituzione fantasma. Dopo lo smantellamento della Polizia Provinciale, del Castello Arechi, rimasto chiuso per mesi nello stupore dei turisti, oggi arriva anche la chiusura della biblioteca provinciale a Salerno. Una struttura di riferimento culturale per tantissime persone di tutto il territorio provinciale che saranno privati della fruizione di un patrimonio straordinario – ha detto il senatore Iannone, parlamentare del collegio salernitano – Chiederò al Ministro della Cultura di approfondire le motivazioni che hanno determinato la chiusura sine die e verificare eventuali responsabilità dell’Amministrazione Provinciale». Particolarmente critica la posizione della Vicepresidente del Consiglio Comunale di Salerno e Consigliera Comunale del Movimento 5 Stelle Salerno Claudia Pecoraro che ha chiesto soluzioni immediate all’amministrazione provinciale: «In questa città assistiamo ancora una volta a un attacco alla cultura e ai luoghi di aggregazione professionale e pensante. Chiediamo chiarezza su questo esposto anonimo e sui suoi contenuti, sollecitando la Provincia a rendere pubbliche le presunte criticità che hanno portato alla chiusura della Biblioteca Provinciale. Un luogo pubblico richiede trasparenza e un confronto aperto con il territorio e con la cittadinanza», ha dichiarato la Pecoraro. «Stiamo stanch* dei sistemi di potere che decidono a porte chiuse, lontano dalla partecipazione e dalla trasparenza. Vogliamo un nuovo modello istituzionale, in cui chi siede nelle istituzioni sia consapevole di esercitare il potere in nome di tutte e tutti, rendendo conto delle proprie scelte e del proprio operato – ha aggiunto la consigliera del Movimento 5 Stelle – Chiediamo risposte immediata dalla Provincia e soluzioni rapide. Non possiamo accettare che la Biblioteca Provinciale venga smantellata nel silenzio. Se ci sono criticità, si intervenga per risolverle. In caso contrario, la Biblioteca deve riaprire subito. La cultura è un diritto e una risorsa per la comunità: Salerno merita spazi adeguati per studenti, professionistə e cittadinə, capaci di favorire lo sviluppo culturale e sociale del territorio». Pietro Costabile, vice coordinatore regionale vicario di Forza Italia Giovani Campania e coordinatore provinciale di Salerno ribadisce che «la chiusura della Biblioteca Provinciale» è il «simbolo dell’assenza di una vera amministrazione provinciale» e, dunque, evidenzia che «le dimissioni di Alfieri» sono «ormai indifferibili». «All’alba di un nuovo segno indelebile e negativo per la storia di questa provincia e, in questo caso, per la storia della città di Salerno, è indispensabile una considerazione politica circa lo stallo amministrativo a cui ci obbliga la posizione del Presidente Alfieri – ha dichiarato Pietro Costabile – Se la Biblioteca Provinciale, che è bene inestimabile per la nostra provincia e che è a disposizione soprattutto dei cittadini di Salerno che potrebbero beneficiarne essendo essa stessa posta nel capoluogo in via Laspro, viene chiusa per l’ormai ingestibile degrado che la rappresenta la sconfitta è tutta da attribuire ad un’amministrazione eletta grazie ad una legge inefficace, la famosa Delrio che assegna a consiglieri e sindaci dei singoli comuni il compito di votare i propri rappresentanti in seno al consiglio provinciale». Per l’esponente di Forza Italia «è impensabile che i componenti di questo consiglio provinciale, dapprima mal guidati dal Presidente Alfieri, ad oggi restano immobili nell’attesa di una decisione, circa le dimissioni, che non arriva nonostante i fatti di cronaca più recenti – ha aggiunto – Le conseguenze non tardano ovviamente a farsi palesi, ed oggi è il caso di una struttura pubblica che, tra le varie funzioni è anche forse l’ultimo luogo di studio veramente pubblico, teoricamente fruibile da parte degli studenti che tuttavia hanno sempre lamentato il posizionamento periferico e lo scarso collegamento con i principali quartieri della città, ed è certo comunque che persa questa i nostri concittadini più giovani non troveranno certamente alternativa per studiare altrove, fuori casa ma comunque in città». Intanto, Costabile ha annunciato che il coordinamento provinciale di Forza Italia Giovani procederà ad inviare una lettera di lamentela ufficiale al consigliere provinciale di Forza Italia, affinchè possa richiedere interventi urgenti e soprattutto un maggiore stanziamento di fondi all’amministrazione provinciale al fine di procedere celermente alla riapertura di uno spazio pubblico già da tempo attenzionato per le cattive condizioni in cui versa. Intanto, dall’ente Provincia tutto tace. Ancora oggi.