Andrea Caputo presidente fondatore di “Italia sovrana il popolo al primo posto” e Alberta Casaburi segretaria regionale Campania, candidata sindaca al proprio comune di Baronissi sono stati i protagonisti di un video denuncia che dimostrerebbe come l’attuale amministrazione locale di Baronissi, “continui – si legge in una nota – ad essere distante dalla realtà del proprio territorio, ad essere indifferente alle esigenze della propria popolazione, ad offendere e a dare smacco a quest’ultima con le sue opere inutili e dispendiose. 118.000 euro prelevati dalle casse comunali in barba alle reali esigenze locali, in barba alle reali difficoltà di una popolazione, in barba soprattutto ad una mancata strategia da parte di costoro di acquisire le simpatie per essere riconfermati”. “Va da sé – si legge ancora – che in un momento storico come il nostro, dove l’attuale governo, per continuare la sua opera di sottomissione ai poteri forti extra nazionali, nell’abolire il reddito di cittadinanza a favore di denaro e materiale bellico da inviare altrove nel mondo, mettendo anche a rischio la stessa nazione Italia, ebbene l’amministrazione locale mancando di astuzia, non sapendo neanche approfittare di un malcontento così generalizzato, dove avrebbe potuto riservare tale danaro alle esigenze quantomeno della comunità locale, decide invece quanto segue: erigere una statua in onore di un artista per la quale non se ne discute l’opera, ma per la quale certamente la cittadinanza non ne aveva bisogno, poiché bisognosa di altro, bisognosa di occupazione, di meno sprechi, di rivalutazione e ricollocazione strategica territoriale”. A breve la comunità di Baronissi verrà chiamata ad esprimere la propria preferenza. Oltre ad Anna Petta, Tony Siniscalco e Marco Picarone (che ancora non ha ufficializzato) potrà scegliere anche il nome di Alberta Casaburi, quale seconda candida a sindaco donna dopo Petta. “La comunità – conclude la nota – potrà optare per una nuova realtà, una realtà fatta di uomini e donne di libertà, fatta di valori come la centralità dell’uomo, fatta di dinamiche e metriche che mai contemplavano il facile raggiungimento di collocazioni istituzionali, rifiutando di presentarsi con la vecchia becera politica, rifiutando proposte allettanti di cui vi sono testimonianze, proprio in ragione del fatto che fosse una forza realmente del Popolo e per il popolo. Italia sovrana, il popolo al primo posto, Il futuro che meriti”. Uno slogan rivolto alla popolazione con la speranza di ottenere consensi. Mario Rinaldi
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1 Commento
Che italiano stentato…
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